22 APRILE 2017 h.17.30 presso Tempo di Libri Fiera del Libro a Milano Rho. "È ancora possibile fare del buon giornalismo?" ArtPhotò dialoga con Domenico Quirico e Sergio Ramazzotti
Scrivere o fotografare, in fondo il problema è lo stesso: come possiamo raccontare la realtà, fissarla, prendere appunti dal vero….? Guardar meglio dentro…
Fiabe di infinita proliferazione e fitte di gratuite atrocità. E’ la superficie dell’acqua in un pozzo che riflette la luce e il tuo volto, ti attira e ti respinge nello steso tempo perché non sai cosa c’è sotto. E’ esattamente la situazione di un giornalista che arriva in un Paese in tumulto, che scende dall’aereo o attraversa una difficile frontiera. Pag. 53
Il giornalismo non è, per fortuna eternità, è l’istante Non sanno cosa perdono a non abbandonarsi al piacere di raccontare per l’attimo, a non immergere, come diceva il filosofo,la mano nell’acqua del fiume che scorre senza tregua...Quirico pag 65-66
È più convincente una frase o una immagine? Quale frase e quale immagine?
"Con irritazione mi dicevo: ma perché chiedi di me e non di quello che mi stavano intorno, delle sofferenza di migliaia, decine di migliaia di altre persone?
Poi qualcosa è cambiato. Ho compreso che la causa sono io, il colpevole di questa indifferenza verso il vero dolore è colpa mia. Se nono sono riuscito con i miei articoli e il libri a svelare quel dolore, la sua quotidiana intollerabile enormità, forse soltanto raccontando i miei incubi, il mio incubo numero uno potrei riuscire a restituire ciò che stato laggiù, terzo millennio, Siria." Quirico
Come resistere?
"Già: è impossibile dialogare con il dolore fisico. Bisognerebbe urlare o piangere …Non scrivere. Questo è l’enigma insolubile del giornalismo.
Ho visto sotto il cielo incandescente della Siria una sofferenza incommensurabile, innominabile: non potevo tollerarla." Quirico Pag 39