ArtPhotò

FOTOGRAFIE CHE NON HANNO CAMBIATO IL MONDO
Fotografie di Krzysztof Miller allo Spazio Eventa



Mostra e Conferenza
È la prima volta che Krzysztof Miller viene esposto e presentato in Italia. La mostra è inserita all’interno del programma di Slavika Festival: http://www.slavika.it/programma/. Grazie ad ArtPhotò è la prima volta che viene fatto conoscere questo incredibile fotoreporter, che si è tolto la vita il 9 settembre 2016 dopo aver lottato con il disturbo da Stress Post Traumatico. Grazie al contributo e alla partecipazione del Consolato Generale della Repubblica di Polonia e alle fotografie fornite dall’agenzia Gazeta Wyborcza di Varsavia con cui ha collaborato Krzysztof Miller.
Il valore di un fotografo di cui la sua storia è ricca di significati: da quella della sua abilità “artistica-professionale”, a quella “umana” come sensibilità rara e preziosa, a quella ancora “sociale" che consente di cogliere le difficoltà, le situazioni estreme in cui vive l’uomo, a quella “personale” tragica, dolorosa come quella dei soggetti da lui fotografati. Simbolicamente Krzysztof Miller, rappresenta, con la sua storia e con la sua fragilità, la solitudine del mestiere di reporter.

SCHEDA INFORMATIVA MOSTRA
Titolo Fotografie che non hanno cambiato il mondo. KRZYSZTOF MILLER Storia di un fotoreporter polacco
A cura di Tiziana Bonomo
Ideazione, organizzazione, comunicazione ArtPhotò
Dove Spazio Eventa, Via dei Mille 42, Torino
QuandoInaugurazione giovedì 14 marzo 2019 ore 18,30/21.30
Durata dal 15 marzo al 9 aprile 2019 prorogata fino al 10 maggio 2019
Patrocinio Consolato Generale di Polonia di Milano
Orari Martedì/venerdì h. 15.00 - 19.00, Sabato 16 marzo h. 10.00 - 16.00, Ingresso Libero
Info e contatti Tiziana Bonomo, +39 335.781.59.40, info@artphotobonomo.it

SCHEDA INFORMATIVA CONFERENZA
Titolo "Krzysztof Miller: storia di un fotoreporter polacco"
Ideazione, organizzazione, comunicazione ArtPhotòDove Palazzo Cisterna
Quando mercoledì 20 marzo 2019 ore 18,00
Patrocinio Città di Torino e Consolato Generale di Polonia di Milano
Relatori
Luigi Geninazzi giornalista esperto sulla storia e sullacultura polacca
Ulrico Leiss de Leimburg console onorario di Polonia a Torino
Anna Ziarkowska del Museo di Storia di Varsavia
Sergio Ramazzotti fotoreporter dell'agenzia Parallelo Zero

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Comunicato_stampa_Miller.pdf (1.28 MB) Post_rettOK.jpeg (495.68 KB)

93395628_02f1_491f_b7e4_c2902b60f50b.jpgConferenza_01.jpegIMG_2470.jpegIMG_2472.jpegIMG_2473.jpegIMG_2538.jpegInvito_03_ok.jpegP1166760.jpgP1166791_2.jpgP1166768.jpgP1166800.jpgP1166825.jpgP1166849.jpgP1166893.jpgP1166958.jpgP1166964.jpgP1380630_3500.jpgP1380634_3500.jpg

MEDITERRANEA
Fotografie di Adriano Bacchella alla Tenuta delle Ripalte dell'Isola dell'Elba

date » 15-10-2019 00:09

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Mostra
MEDITERRANEA con le artistiche immagini in bianco e nero di Adriano Bacchella, curata dalla torinese Tiziana Bonomo di ArtPhotò.
Ed è proprio lei che scrive: “Mediterraneo deriva dalla parola latina Mediterraneus, che significa in mezzo alle terre. Terre grondanti di storia, di cultura, di tradizioni. Terre cariche di contrasti forti, di luci e ombre. Terre sensuali intrise di passioni, di odi e amori.
Com’è arrivato Adriano Bacchella così dentro al cuore del Mediterraneo, lui del nord, senza radici in questo caldo cuore spinato? La luce, la luce lo ha incantato e sedotto fino a fargli vivere esperienze sempre più coinvolgenti. È stato il mare il primo elemento ad immobilizzarlo di fronte all’infinito orizzonte del Mediterraneo. Il mare nostrum degli antichi romani è diventato per Adriano Bacchella il suo mare quello della meraviglia, dell’incanto del tempo trattenuto dalla luce dell’aurora e del tramonto. Adriano è andato così, spostandosi dal mare, avvicinandosi alle persone, ai luoghi, ai paesaggi che in comune hanno storia e bellezza. L’ombra di una palma, la tavola imbandita illuminata dalle luci di notte, la bianca torre di una masseria, le tavole dei trabucchi sono tutte immagini che ci appartengono, memorie lontane e vicine che vorremmo ritrovare, recuperare per sentire di appartenere ad un popolo antico, ai nostri avi che si perdono nella notte dei tempi.”

DURATA ED ORARI APERTURA
Dove TENUTA DELLE RIPALTE Località Ripalte, Capoliveri Li
Quando sabato 6 luglio 2019 dalle ore 19,30
Durata dal 7 luglio al 30 settembre 2019 Ingresso Libero h 17.30 - 20.30
Immagini © Adriano Bacchella
N.B. link per scaricare immagini sia della mostra temporanea “Mediterranea” sia della mostra permanente” Homes&Houses”: https://we.tl/t-9Z4oNCtYcC

INFO E CONTATTI
Artphotò di Tiziana Bonomo +39 335.781.59.40
Adriano Bacchella studio.bacchella@gmail.com. +39 333 1595355
Email info@artphotobonomo.it
Web www.artphotobonomo.it


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OSPITI beilòt, guest, wageni, hôte
Fotografie di Gianni Oliva allo Spazio San Fedele di Milano

date » 14-10-2019 21:56

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FOTOGRAFIE DI GIANNI OLIVA
A CURA DI TIZIANA BONOMO
Inaugurazione
Dove Spazio Aperto San Fedele, Via Hoepli 3/b, Milano
Quando 15 febbraio 2019, h. 18.30-20.00
Durata e Orari Dal 16 febbraio al 9 marzo 2019, h.9.00-12.00/15.00-18.00, ingresso libero
All’inaugurazione sarà presente il giornalista Domenico Quirico.

BIOGRAFIA
Gianni Oliva (Torino 1964)
Attualmente vive e lavora a Torino. Fotografo da sempre, ha iniziato con Beniamino Antonello che negli anni ‘80 lavorava con l’agenzia Armando Testa. Ha iniziato così anche Oliva a lavorare per campagne pubblicitarie, per prestigiosi marchi di società italiane e internazionali, per aziende, gallerie e per importanti riviste italiane e straniere. Nel tempo il fascino di altri paesi e situazioni ha preso il sopravvento e lo sguardo di Gianni Oliva si è sempre più rivolte alle persone, alle donne, agli uomini con culture e storie antiche. Un mestiere, quello del fotografo che lo spinge a ricercare e a viaggiare in tutto il mondo. Dai maestri come Dorothea Lange, Jean Loup Sieff, Steve Mc Curry e Natchway apprende l’arte del ritratto e nel ritratto si concentra.
Tante le immagini scattate in Lituania (anni 2008), in India (2014/15), in Patagonia (2017), a Cuba (2015) che hanno generato mostre ed esposizioni in gallerie e musei. Ritratti che rappresentano “la verità del momento”. Gianni Oliva è da scoprire leggendo nel colore inebriante delle sue immagini così come nel bianco e nero metafisico, quasi surreale di un mondo che fluttua nella ricerca perenne di una verità in continua mutazione.
Nel 2015 è stato il vincitore di "Photissima art prize" con l'opera "Siauliai, la collina delle croci" , nel 2016/17 ha esposto in tre personali : "Siauliai" evento organizzato in occasione di Photofestival a Milano e con il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia (spazio made4art milano). "Displayed works" mostra realizzata per Artissima off a Torino. "Indian frames" evento realizzato con il patrocinio dell' ambasciata indiana nella repubblica italiana a Milano (spazio made4art) - Photofestival 2017.

Domenico Quirico
E’ giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi venti anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Nell'agosto 2011 è stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni. Il 9 aprile 2013, mentre si trovava in Siria come inviato di guerra, di lui si perde ogni traccia. La prima notizia del suo rapimento giunge il 6 giugno quando viene diffusa la notizia che Quirico è ancora vivo. Viene infine liberato l'8 settembre 2013, dopo 5 mesi di sequestro, grazie ad un intervento dello Stato Italiano e infine riportato a casa.
È stato 22 ore in mare, gomito a gomito con 113 ragazzi tunisini stipati in una barca di 10 metri. Tutto per raccontare, «nella maniera più onesta possibile», l’odissea di questi giovani. «Siamo abituati ai silenzi di Domenico, che si ripetono quasi in ogni suo viaggio, tanto che l’ultima volta che era stato in Mali non lo avevamo sentito per sei giorni. Fanno parte del suo modo di muoversi e di lavorare... La sua strategia è viaggiare da solo, tenendo un profilo bassissimo e mimetizzandosi tra le popolazioni» (Mario Calabresi). Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli, nel 2017 il Premio per la letteratura Albatros, nel 2018 il Premio Terzani per la letteratura. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori: Adua, Squadrone bianco, Generali, Naja e Primavera Araba per Bollati Boringhieri. Presso Neri Pozza ha pubblicato: Ombre dal fondo, Esodo. Storia del nuovo millennio, Il Grande Califfato, Il paese del male e Gli Ultimi: la magnifica storia dei vinti. Ha scritto con Laterza Succede ad Aleppo.

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COMUNICATO_STAMPA_Ospiti_30novembre2018_.doc (2.54 MB)

RIVOLUZIONI
Incontro con Ivo Saglietti e Domenico Quirico

date » 27-09-2018 08:42

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tags » Incontro, ArtPhotò, artphotobonomo, Rivoluzioni, Ivo Saglietti, Domenico Quirico, fotografia,

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Continua il dialogo tra chi scrive e chi fotografa, tra la parola e l’immagine.
Domenico Quirico ha accettato di condurre per ArtPhotò una serie di incontri sui temi che più lo rendono noto al grande pubblico come giornalista, narratore della sofferenza umana, esperto conoscitore di guerre e conflitti di tutto il vicino e medio oriente e dell’Africa con la migrazione. La sua convincente scrittura a confronto con quella altrettanto efficace di alcuni grandi fotoreporter. Fa da trait d’union nei confronti di fotografi che hanno fatto e fanno grande la storia del foto-reportage.
Dopo Ferdinando Scianna prosegue il racconto con un maestro del reportage, un testimone silente, audace, sempre presente in fatti che hanno rivoluzionato la Storia,uno straordinario, umano fotoreporter: Ivo Saglietti. È già conosciuto da molti di voi ma in questo contesto il tema dell’incontro è più incisivo che mai: RIVOLUZIONI!

IVO SAGLIETTI
È tra i pochi fotografi italiani ad avere vinto per ben tre volte un premio al World Press Photo. Nei primi anni Settanta Ivo Saglietti (Tolone, 1948) inizia a lavorare in Italia come regista, realizzando documentari su temi sociali. Dal 1978 si dedica esclusivamente alla fotografia di reportage, documentando le realtà sociali e politiche più critiche in diverse aree del mondo: Nicaragua, Cuba, Cile, Libano, Palestina, Colombia, Haiti, Uganda, Tanzania, Benin, Macedonia, Marocco, Kosovo, Uzbekistan, Nigeria. Tra i suoi progetti più importanti ricordiamo quello realizzato in Cile tra il 1986 e il 1988, durante l’ultimo periodo della dittatura di Pinochet. All’inizio degli anni Novanta, Saglietti è in America Latina, in occasione dei cinquecento anni dalla scoperta dell’America, per una nuova ricerca dalla quale nasce la mostra Fotografie dal Nuovo Mondo. Nel 2004 inizia a lavorare a The Big Three, un progetto sulle tre grandi malattie endemiche – tubercolosi, malaria, AIDS – che ancora oggi colpiscono soprattutto i paesi più poveri del mondo.
Nel 2000 diventa membro dell’agenzia tedesca Zeitenspiegel e nel 2005 dell’agenzia Prospect.
Ha pubblicato ed esibito il suo lavoro in tutto il mondo e nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto molti prestigiosi riconoscimenti, tra cui il World Press Photo, il premio Enzo Baldoni e il premio Chatwin Occhio Assoluto. Lavora con Zeitenspiegel, un’agenzia tedesca nata 30 anni fa dalla visione del fotografo Uli Rheihardt.

DOMENICO QUIRICO
E’ giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi venti anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Nell'agosto 2011 è stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni. Il 9 aprile 2013, mentre si trovava in Siria come inviato di guerra, di lui si perde ogni traccia. La prima notizia del suo rapimento giunge il 6 giugno quando viene diffusa la notizia che Quirico è ancora vivo. Viene infine liberato l'8 settembre 2013, dopo 5 mesi di sequestro, grazie ad un intervento dello Stato Italiano e infine riportato a casa. È stato 22 ore in mare, gomito a gomito con 113 ragazzi tunisini stipati in una barca di 10 metri. Tutto per raccontare, «nella maniera più onesta possibile», l’odissea di questi giovani. «Siamo abituati ai silenzi di Domenico, che si ripetono quasi in ogni suo viaggio, tanto che l’ultima volta che era stato in Mali non lo avevamo sentito per sei giorni. Fanno parte del suo modo di muoversi e di lavorare... La sua strategia è viaggiare da solo, tenendo un profilo bassissimo e mimetizzandosi tra le popolazioni» (Mario Calabresi). Ha vinto nel 2018 il Premio Terzani per la letteratura, nel 2017 il Premio per la letteratura Albatros, i premi giornalistici Cutuli e Premiolino, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori: Adua, Squadrone bianco, Generali, Naja e Primavera Araba per Bollati Boringhieri. Presso Neri Pozza ha pubblicato: Ombre dal fondo, Esodo. Storia del nuovo millennio, Il Grande Califfato, Il paese del male e Gli Ultimi: la magnifica storia dei vinti. Ha scritto con Laterza: Succede ad Aleppo.

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OSPITI beilòt, guest, wageni, hôte
Fotografie di Gianni Oliva a Mezzenile

date » 17-07-2018 23:35

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tags » ArtPhotò, Ospiti, Gianni Oliva, fotografia, famiglie africane,

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FOTOGRAFIE DI GIANNI OLIVA
A CURA DI TIZIANA BONOMO
Inaugurazione
Dove Castello Francesetti di Mezzenile, a Mezzenile (Torino)
Quando 20 luglio 2018, h. 19-22
Durata e Orari Dal 21 al 29 luglio 2018, h.9.00-12.00/15.00-18.00, ingresso libero
All’inaugurazione sarà presente il giornalista Domenico Quirico.

BIOGRAFIA
Gianni Oliva (Torino 1964)
Attualmente vive e lavora a Torino. Fotografo da sempre, ha iniziato con Beniamino Antonello che negli anni ‘80 lavorava con l’agenzia Armando Testa. Ha iniziato così anche Oliva a lavorare per campagne pubblicitarie, per prestigiosi marchi di società italiane e internazionali, per aziende, gallerie e per importanti riviste italiane e straniere. Nel tempo il fascino di altri paesi e situazioni ha preso il sopravvento e lo sguardo di Gianni Oliva si è sempre più rivolte alle persone, alle donne, agli uomini con culture e storie antiche. Un mestiere, quello del fotografo che lo spinge a ricercare e a viaggiare in tutto il mondo. Dai maestri come Dorothea Lange, Jean Loup Sieff, Steve Mc Curry e Natchway apprende l’arte del ritratto e nel ritratto si concentra.
Tante le immagini scattate in Lituania (anni 2008), in India (2014/15), in Patagonia (2017), a Cuba (2015) che hanno generato mostre ed esposizioni in gallerie e musei. Ritratti che rappresentano “la verità del momento”. Gianni Oliva è da scoprire leggendo nel colore inebriante delle sue immagini così come nel bianco e nero metafisico, quasi surreale di un mondo che fluttua nella ricerca perenne di una verità in continua mutazione.
Nel 2015 è stato il vincitore di "Photissima art prize" con l'opera "Siauliai, la collina delle croci" , nel 2016/17 ha esposto in tre personali : "Siauliai" evento organizzato in occasione di Photofestival a Milano e con il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia (spazio made4art milano). "Displayed works" mostra realizzata per Artissima off a Torino. "Indian frames" evento realizzato con il patrocinio dell' ambasciata indiana nella repubblica italiana a Milano (spazio made4art) - Photofestival 2017.

Domenico Quirico
E’ giornalista de La Stampa, responsabile degli esteri, corrispondente da Parigi e ora inviato. Ha seguito in particolare tutte le vicende africane degli ultimi venti anni dalla Somalia al Congo, dal Ruanda alla primavera araba. Nell'agosto 2011 è stato rapito in Libia e liberato dopo due giorni. Il 9 aprile 2013, mentre si trovava in Siria come inviato di guerra, di lui si perde ogni traccia. La prima notizia del suo rapimento giunge il 6 giugno quando viene diffusa la notizia che Quirico è ancora vivo. Viene infine liberato l'8 settembre 2013, dopo 5 mesi di sequestro, grazie ad un intervento dello Stato Italiano e infine riportato a casa.
È stato 22 ore in mare, gomito a gomito con 113 ragazzi tunisini stipati in una barca di 10 metri. Tutto per raccontare, «nella maniera più onesta possibile», l’odissea di questi giovani. «Siamo abituati ai silenzi di Domenico, che si ripetono quasi in ogni suo viaggio, tanto che l’ultima volta che era stato in Mali non lo avevamo sentito per sei giorni. Fanno parte del suo modo di muoversi e di lavorare... La sua strategia è viaggiare da solo, tenendo un profilo bassissimo e mimetizzandosi tra le popolazioni» (Mario Calabresi). Ha vinto i premi giornalistici Cutuli e Premiolino, nel 2013, il prestigioso Premio Indro Montanelli, nel 2017 il Premio per la letteratura Albatros, nel 2018 il Premio Terzani per la letteratura. Ha scritto quattro saggi storici per Mondadori: Adua, Squadrone bianco, Generali, Naja e Primavera Araba per Bollati Boringhieri. Presso Neri Pozza ha pubblicato: Ombre dal fondo, Esodo. Storia del nuovo millennio, Il Grande Califfato, Il paese del male e Gli Ultimi: la magnifica storia dei vinti. Ha scritto con Laterza Succede ad Aleppo.


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COMUNICATO_STAMPA_Ospiti_12luglio2018.pdf (7.29 MB)

UN'APPARIZIONE DI SUPERFICI
Incontro con Luca Panaro ed Eloisa D'Orsi

date » 02-03-2018 22:22

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tags » ArtPhotò, incontro, Luca Panaro, fotografia, un'apparizione di superfici, Tiziana Bonomo,

“Un’apparizione di superfici”
Le strade della fotografia contemporanea
ArtPhotò dialoga con Luca Panaro ed Eloisa d’Orsi

La fotografia alle soglie del Duemila ha trovato la sua vera vocazione?
Il mondo in cui viviamo è fatto di dati che si leggono sugli schermi dei nostri dispositivi, visori piatti che originano fotografie piatte, a-prospettiche. I soggetti, ripresi sempre da vicino, perdono i riferimenti culturali, sociali, semiotici a cui normalmente sono legati e chiedono di essere guardati. Luca Panaro nel suo libro Un’apparizione di superfici (APM edizioni 2017) suggerisce un modo di scrutare i soggetti “senza gli occhiali della storia”. Durante l’incontro le strade della cultura contemporanea saranno indagate assieme a Eloisa d’Orsi, che permetterà di estendere la riflessione con riferimento all’antropologia visiva.

QUANDO > 3 Marzo 2018
DOVE > Il Circolo dei Lettori a Torino
ORARIO > 18.00

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CS_ArtPhot__21febbraio2018.pdf (296.57 KB)

01.Giulia_Flavia_Baczynski.jpg00.Cover_libro.jpg02.Matteo_Cremonesi.jpg03.Louis_De_Belle.jpg04.Kensuke_Koike.jpg05.Enrico_Smerilli.jpg06.Andrea_Tesauri.jpg

IL DOLORE VISSUTO
Incontro con Ferdinando Scianna e Domenico Quirico

IL DOLORE VISSUTO
ArtPhotò dialoga con Ferdinando Scianna e Domenico Quirico

Il dolore vissuto è l’ultimo libro che Ferdinando Scianna ha pubblicato.
Un libro piccolo, un quaderno di parole e immagini. D’altronde il dolore me lo immagino piccolo quanto uno spillo che punge il cuore e penetra in profondità. Lo stesso dolore che ritrovo nei libri di Domenico Quirico che cerca il senso della nostra storia. Entrambi evocano la compassione per quell’ingiustizia, quella disperazione, quel dolore che nei paesi in cui sono stati hanno visto, sentito, toccato, respirato. Ferdinando Scianna aggiunge parole alle sue immagini e Domenico Quirico racconta per immagini. Ho indagato i loro reportage, la loro narrazione. Mi sono soffermata sugli sguardi, sulle posture, sui segni in bianco e nero delle fotografie. Mi sono interrogata più e più volte su quelle parole che toccano l’anima e vanno a raccogliere il dolore in fondo, in fondo alla nostra vita. Due uomini, due grandi reporter e narratori italiani che meritano di parlarsi, di parlarci.

QUANDO > 26 OTTOBRE 2017
DOVE > Palazzo Graneri della Roccia Torino
ORARIO > h.18.30-20.00
CONTATTI > info@artphotobonomo.it
ORGANIZZAZIONE > Tiziana Bonomo di ArtPhotò

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CS_ArtPhot__26ottobre2017_Sciana_Quirico_.pdf (0.64 MB)

InvitoMail.jpg_MG_6090.jpg_MG_6109.jpg_MG_6124.jpg_MG_6127.jpg_MG_6154.jpg_MG_6163.jpg_MG_6169.jpg

Incontro - "Fotografia contemporanea: istruzioni per l'uso" con Pierangelo Cavanna

date » 03-03-2016 18:02

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22 MARZO 2016 H.18.30 ArtPhotò dialoga con Pierangelo Cavanna
PRESSO LIBRERIA BODONI / SPAZIO B VIA CARLO ALBERTO, 41, TORINO

I bravi maestri non si dimenticano mai. Così quando ho rivisto Pierangelo Cavanna, docente del corso di storia della fotografia (due anni!) al quale avevo partecipato negli anni ’90 nella mitica e ormai inesistente libreria Agorà, è stata una grande emozione. Mi è venuto spontaneo pensare di riprendere quel filo sottile fatto di curiosità, ascolto e incanto per far conoscere la sua abilità ad un pubblico curioso di sapere e di porsi delle domande sulla fotografia soprattutto quella contemporanea.
Così nasce l’idea di “Fotografia contemporanea: istruzioni per l’uso”, per interrogarsi su cosa sia ma - ancor prima - su cosa si possa intendere con questo termine.
leggi allegato

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COMUNICATO_Incontro_ArtPhot__Libreria_Bodoni_22_3_2016__.docx (254.12 KB)

IMG_0295.jpgIMG_0296.jpgIMG_0310.jpgIMG_0318.jpgIMG_0321.jpgIMG_0324.jpgP1170267.JPGIncontro_con_Pierangelo_Cavanna.jpgP1170269.JPG

Incontro "Perché acquistare fotografia. Una storia d'amore" con Ettore Molinario e Guido Bertero.

date » 17-02-2015 18:21

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Martedì 27 gennaio h.18.30 ArtPhotò dialoga con Ettore Molinario e Guido Bertero
PRESSO STUDIO REGOLI E ASSOCIATI - VIA DELLA ROCCA 15 - TORINO

Due percorsi diversi una passione comune come la fotografia per due protagonisti d’eccezione nonché collezionisti come Ettore Molinario e Guido Bertero.
Entrambi hanno iniziato ad interessarsi alla fotografia e ad aver voglia di acquistarla nei primi anni ’90 partendo da due visioni ed esperienze differenti.
Scoprire i loro percorsi, ammirando le immagini delle due collezioni, per avvicinarsi senza timore ma con l’adeguata preparazione
al desiderio di possedere una o tante fotografie.
Tante risposte alle innumerevoli domande che si pone un pubblico attratto dalla fotografia ma, prevenuto sulla possibilità di acquistarla e quindi di averla per il “piacere” di decorare la propria casa o di iniziare un percorso da collezionista.
Due collezionisti si mettono in gioco con le loro storie e le loro meravigliose immagini per parlare con voi.



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invito_2015.pdf (4.62 MB)

Schermata_2016_03_12_alle_18.26.10.jpg_DSC8062.jpg_DSC8065.jpg_DSC8067.jpg_DSC8068.jpg_DSC8069.jpg_DSC8080.jpg_DSC8089.jpg_DSC8091.jpg

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