ArtPhotò

UMILTÀ Incontro con Elena Franco e Domenico Quirico

date » 14-12-2023 10:27

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ArtPhotò presenta UMILTÀ, per la serie “intrecciare parole e immagini”, questa settima conversazione – dopo quelle con Scianna sul Dolore, con Saglietti sulle Rivoluzioni, con Gualazzini sull’Africa, con De Luigi e Battaglia sul Dilemma del linguaggio, con Bosco sulla Violenza, con Santese sulla Realpolitik – che esplora un tema delicato e affascinante. L’incontro, moderato da Tiziana Bonomo, sarà con l’autrice Elena Franco, architetto fotografa, e con Domenico Quirico, giornalista scrittore, per le parole.
Alla fotografia il compito di rappresentare la realtà, le emozioni, l’astratto. Ecco allora che il ruolo letterale della fotografia di fotografare il reale si accosta anche a quello figurativo di fotografare il non reale. Letterale e figurativo, reale e non reale. Nel fotografare la povertà, il paesaggio e così via cosa ci aspettiamo di vedere? I poveri quelli in senso letterale, materiale cioè persone con stracci, che vivono in ambienti fatiscenti, magri, scarni …oppure ci aspettiamo di vedere i loro atteggiamenti, la povertà in senso figurato dello studio, quella intellettuale?
Cosa si intende per Umiltà? Cosa può mostrarci la fotografia e cosa può raccontarci sull’Umiltà? Allora cosa si può fotografare? O forse può la fotografia rimandare all’umiltà? Elena Franco e Domenico Quirico dialogheranno su queste domande.

Titolo UMILTÀ
Dialogo tra chi scrive e chi fotografa – Elena Franco e Domenico Quirico
Modera Tiziana Bonomo
Dove Archivio di Stato di Torino Piazza Castello 209, Torino
QuandoLunedì 18 dicembre 2023 ore 17-18,30

RIVOLUZIONI Dialogo tra chi scrive e chi fotografa Libro Sanpino Edizioni

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Il primo volume, “Rivoluzioni. Dialogo tra chi scrive e chi fotografa. Ivo Saglietti e Domenico Quirico" della collana “Intrecciare parole e immagini”, a cura di Tiziana Bonomo, edito da Sanpino Edizioni(eS.
Una nuova collana editoriale: Intrecciare parole e immagini raccogliendo i contenuti degli incontri che Tiziana Bonomo ha ideato e organizzato con alcuni dei fotografi più talentuosi in dialogo con il giornalista Domenico Quirico. Sono nati intensi e suggestivi scambi con personalità diverse, ma accomunati dall’attenzione verso alcune tematiche: la testimonianza in prima linea, la sensibilità, il dubbio, la ricerca. Il primo numero della collana “Intrecciare parole e immagini” ha come protagonista il celebre fotoreporter Ivo Saglietti sul tema delle “Rivoluzioni”. Cosa si può capire dalle rivoluzioni, cosa si può scrivere e fotografare che rimanga memoria e non si perda nel tempo? Guardare le foto di Saglietti e leggere le parole di Quirico è fare un salto nell’umanità che combatte senza esitazione, è afferrare la fatica e il dolore di un destino avverso. Neri intensi, ombre lunghe, colpi di luce è il linguaggio che entrambi utilizzano per lasciarci commuovere, per stupirci anche quando tutto sembra ormai non stupirci più.

LIBRO
Titolo RIVOLUZIONI
Dialogo tra chi scrive e chi fotografa – Ivo Saglietti e Domenico Quirico
Editore Sanpino Edizioni
A Cura di Tiziana Bonomo
Pagine 125
Fotografie di Ivo Saglietti : 30 interne più la copertina
Testi Domenico Quirico, Ivo Saglietti, Tiziana Bonomo
Prezzo 20 euro

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CS_Rivoluzioni_24mag2023.pdf (278.15 KB)

MODA PANDEMICA Mostra fotografica di Marta Scavone

date » 13-03-2023

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Innovare, creare, costruire pensando che il linguaggio della fotografia riesca ad esprimere i pensieri, le idee dell’autore. Ecco cosa è riuscito a Marta Scavone una giovane artista che sin dall'infanzia ha sempre avuto una personalità creativa ed eccentrica, una sensibilità molto marcata. Una giovane ragazza con idee decisamente chiare, intraprendere una carriera artistica. L’impegno è notevole e il risultato di “Moda Pandemica” lo dimostra proprio attraverso la fotografia: il suo mezzo espressivo. La macchina fotografica come strumento di immaginazione, di creazione.
Un progetto nato durante i mesi drammatici del Coronavirus: il mondo come immobile, che trattiene il respiro, la sicurezza del quotidiano e delle sue abitudini, ridere amare divertirsi scoprire sperare che si spezza nell’attesa, nel dubbio senza speranza. Fotografare il dolore e il silenzio sembra l’unico scenario possibile. Marta si interroga appena scoppia la pandemia, guarda questo mondo rovesciato: qual è ora il concetto di ciò che è sostenibile, come si trasforma il comportamento di noi spavaldi consumatori di mode, come usare la fotografia non solo per documentare ma anche come terapia... Ad esempio ha ancora senso fare scatti di moda, uno dei grandi palcoscenici della fotografia? Così matura questo progetto, apparentemente stonato, provocatorio, paradossale. nasce grazie ad un articolato lavoro di razionalità e creatività che oppone al dramma il grido di una normalità da ritrovare per sentirsi di nuovo vivi. Marta ama avere certezze, elementi consistenti sui quali ritagliare il suo estro e realizzare i suoi scatti. La tragedia così si capovolge nel suo contrario, un modo per ricomporre e lasciarsi dietro il ricordo di mesi terribili. Il risultato è fresco, giocoso, gradevole ma nello stesso volutamente uno choc. richiama scopertamente nell’estetica un sapore retrò degli anni ’50, perché Marta si autoritrae con i vestiti da lei creati sulla base di ciò che nei mesi ‘’impossibili’’ era diventato normalità, materiali, oggetti, strumenti che aiutavano a sentirsi sicuri, immuni, protetti. Marta realizza e fotografa un abito elegante, frivolo, divertente ma con che cosa? Con i guanti! nel marzo del 2020 l’articolo che ha fatto registrare la maggiore crescita delle vendite: il 300%. I consumatori ricercavano prodotti in grado di aumentare il livello delle difese immunitarie. I guanti che formano un gonnellino che riprende quello leggendario di Joséphine Baker, i guanti che avvolgono il seno, che fanno la cresta e oltre ad indossarli sulle mani fuoriescono anche dalle scarpe. Con la stessa ironia Marta gioca con le boccette dell’alcool e le bustine dei disinfettanti in una posa da equilibrista come a mantenere le distanze dagli altri. Nella seconda settimana di marzo dell’anno maledetto il consumo di alcool e disinfettanti cresce del 240%. Arriva ad inventare un abito nuziale con uno degli articoli che ha registrato un raddoppio negli acquisti: la carta igienica! E quanto è fantasioso tutto quel bianco: un vero abito alla Vivienne Westwood! Una cintura di rotoli di carta igienica che morbidamente decorano l’estivo abitino bianco ricamato con i merletti. E una pettinatura assolutamente vintage con i rotoli di carta vuoti che sembrano bigodini pop. Il tocco del ventaglio e dei guanti e quell’aria ingenuamente seducente rendono l’immagine un piccolo capolavoro di raffinata estetica.I fondali mutano di colore quando ad esempio deve esibire gli “insettorepellenti” che a maggio, sempre del 2020, erano saliti in vetta alle classifiche di vendita del 230%! Un’accurata messa in scena sull’abito sganciante del giallo insetticida con gli zampironi effetto grandi bottoni che decorano anche la pettinatura verso l’alto come il movimento del fumo che si attorciglia in su quando fuoriesce dal marchingegno. Marta è sempre attenta a mettersi in posa, a fissare se stessa con cura e ricercatezza. Pose eleganti che solamente chi ha fatto esperienza nella danza riesce a creare con tanta semplicità. L’influenza di artiste da Claude Cahun a Cindy Sherman – che hanno utilizzato il proprio corpo per interpretare attraverso mascheramenti identità o stereotipi diversi – è evidente seppur con una originalità che pongono Marta all’inizio di un lungo sorprendente percorso che sarà tutto da seguire.
Tiziana Bonomo

MOSTRA FOTOGRAFICA
Titolo Moda Pandemica
Fotografie Marta Scavone
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione Eikon di Gianni Oliva in collaborazione con ArtPhotò
Dove Studio Gianni Oliva, piazza Statuto 13, Torino
Inaugurazione martedì 21 marzo 2023 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Durata 21marzo – 18aprile 2023 Su appuntamento
Per informazioni tel.: 348 8605091 - marta.scavone98@gmail.com

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CS_Moda_pandemica_5mar2023.docx (169.58 KB) Cartella_stampa_Moda_Pandemica_ArtPhot__9mar2023.zip (3.78 MB)

LA LUNGA NOTTE DI SARAJEVO Mostra fotografica di Paolo Siccardi

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Aspettando Godot
Legare Sarajevo a ''Aspettando Godot'' di Samuel Beckett: sì, la fotografia deve a Susan Sontag questa spontanea associazione come suo contributo a Sarajevo, alla città simbolo della guerra e come citazione all’interno del suo libro Il Dolore degli Altri. Le immagini di Paolo Siccardi rendono terribilmente vera quell’attesa. Godot un testo teatrale nato dalla mente di uno dei più grandi avanguardisti scrittori del ‘900, una tragicommedia costruita da un intellettuale intorno alla condizione dell’attesa – surreale, meta reale – che diventa a Sarajevo straziante e dolorosa realtà.
L’attesa si trasforma nell’attesa con la A maiuscola, dove la musica di Vedran Smailović, unico sopravvissuto del quartetto d’archi della città, ha continuato a farsi sentire per mesi “perché la gente mi diceva che se avessi smesso di suonare Sarajevo sarebbe caduta”. Testimoniando scelse la rabbia e il dolore attraverso le note dolenti dell’Adagio di Albinoni.
Il desiderio di vita a Sarajevo è un desiderio che si manifesta con la musica, con il teatro per recuperare un surreale senso di normalità che Paolo Siccardi è riuscito a cogliere in una sorprendente immagine di Vedran Smailović in smoking con l’archetto sul suo strumento in mezzo a delle rotaie. Paolo Siccardi, da sempre impegnato come photoreporter, ha documentato ciò che non deve essere dimenticato, ciò che non si dovrebbe più fare. Le immagini invocano di ricordare, di guardare e ricordare, di osservare ogni dettaglio e non dimenticare, di percepire la sofferenza e ricordare, ricordare, ricordare.
Tiziana Bonomo

MOSTRA FOTOGRAFICA
Titolo La Lunga Notte di Sarajevo. 5 aprile1992 – 29 febbraio1996
Fotografie Paolo Siccardi
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione e supervisione Michele Ruggiero, presidente de La Porta di Vetro
Dove Museo Storico Nazionale d’Artiglieria nel Mastio della Cittadella
Inaugurazione giovedì 9 febbraio 2023 dalle ore 17.30 alle ore 21.00[/b]
Durata dal 10 febbraio fino al 19 marzo 2023 - lunedì-domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.00. Ingresso Gratuito
Per informazioni infomuseoart@gmail.com – tel.: 011 56 033 124 – laportadivetro@gmail.com
In allegato comunicato stampa, cartella immagini con dida

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Comunicato_stampa_Sarajevo_26gen2023.docx (0.57 MB) Allegato_Cartella_Foto__Paolo_Siccardi_per_mostra_Sarajevo_26gen2023.zip (3.07 MB)

CITTÀ FERITE Torino-Rivoli anni '70

date » 08-02-2023 00:51

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Dal 7 al 30 ottobre 2022 il Museo Casa del Conte Verde della Città di Rivoli ospita la mostra storico/culturale CITTA’ FERITE Torino – Rivoli anni ‘70.

La Mostra è organizzata dall’Associazione “La porta di vetro”, dall'Università della Terza Età di Rivoli, dall'Amministrazione comunale e alcuni partner, tra i quali la Regione Piemonte. E’ costituita da un lungo percorso di studio e di ricerca storica sulla memoria degli “anni di piombo” che hanno visto il territorio torinese subire attacchi cruenti che provocarono morti e feriti. Si articola attraverso pannelli espositivi suddivisi in quattro sezioni che ripercorrono il periodo storico ed i suoi tragici avvenimenti.Le immagini appartengono agli archivi dei quotidiani La Stampa e La Gazzetta del Popolo, i testi sono curati dallo storico Michele Ruggiero. La curatela è di Tiziana Bonomo. Due in particolare gli eventi considerati: l'aggressione delle Brigate Rosse al dottor Enrico Boffa, per 12 anni Presidente dell'UNITRE di Rivoli, il 21 ottobre 1975 e l'assalto alla Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino nel dicembre 1979.
L’aggressione al dottor Enrico Boffa, Presidente dell’Università della Terza Età di Rivoli dal 2000 al 2012, laurea in giurisprudenza in diritto processuale civile, “specializzato” in controversie sul lavoro, fu uno dei primi ferimenti pianificati dalle Brigate Rosse su dirigenti. Un fatto collegato alla sua attività di Direttore del personale della Singer di Leinì. In mostra articoli di giornale e fotografie che docu-mentano il fatto di cui fu vittima.
L’attentato alla SAA è stato uno tra i tanti che ha contrassegnato quel periodo consegnato alla cronaca prima e alla storia poi come “Anni di piombo”. La mostra ripercorre con le immagini il clima in cui si viveva a Torino. Quattro le sezioni: l’Assedio, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate Rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli Attentati, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persone, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il Dolore affinché la memoria ci restituisca il sacrificio per aver conservato il senso della convivenza civile e con essa il valore della resistenza alla violenza; l’Attacco alla Scuola di Amministrazione Aziendale in cui furono ferite gravemente dieci persone. Tra di loro anche il rivolese Vittorio Musso.

Titolo Città Ferite Torino Rivoli anni'70
Fotografie Immagini su gentile concessione dell’Archivio Storico della Città di Torino (fondo Gazzetta del Popolo) e dell’Archivio La Stampa
Curatela Tiziana Bonomo
Dove Casa del Conte Verde Via F.lli Piol 8, Rivoli (TO)
Mostra realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Rivoli
Quando 11 marzo ore 11 CONFERENZA STAMPA ore 18-20 INAUGURAZIONE
Per informazioni laportadivetro@gmail.com – info@artphotobonomo.it (+39 335 7815940)
Orari: da martedì a venerdì 16 – 19; sabato e domenica 10-13/16–19; lunedì chiuso
Info: Casa del Conte Verde: www.comune.rivoli.to.it - Tel. 011 956 30 20 e-mail: casaconteverde@libero.it
Ingresso libero



TORINO FERITA 11dicembre1979. Mostra fotografica

date » 09-03-2022 17:39

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Con la mostra fotografica “Torino Ferita 11dicembre 1979” si conclude il percorso sulla memoria degli “Anni di piombo” che l’associazione La Porta di Vetro ha intrapreso con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte l’11 dicembre 2019. In quella giornata a palazzo Lascaris, un convegno ricordò, a quarant’anni esatti dall’avvenimento, uno dei più gravi episodi terroristici che subì Torino: l’assalto alla Scuola d’Amministrazione Aziendale da parte del gruppo terroristico di Prima Linea. Fu un’azione cruenta che provocò il ferimento di dieci persone, cinque docenti e altrettanti studenti. La data dell’inaugurazione della mostra, che si giova anche dell’apporto dell’Associazione Amici Biblioteca Universitaria Torino, non è casuale: l’11 marzo è il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo voluto dal Parlamento europeo. L’attentato alla SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale) dell’11 dicembre 1979 è stato uno tra i tanti che ha contrassegnato quel drammatico periodo per il nostro Paese, periodo documentato dai tanti fotografi che lavoravano per i quotidiani cittadini. Le immagini, infatti, sono state recuperate dagli archivi sia del quotidiano La Stampa sia di quello della Gazzetta del Popolo acquisito dall’Archivio Storico della Città di Torino. La mostra, a cura di Tiziana Bonomo, riporta alla memoria attraverso trenta istantanee il clima – oppressivo e ossessivo per la sequenza ripetuta e l’intensità di attentati – in cui si viveva a Torino. Quattro le sezioni in cui si articola la mostra: l’Assedio, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli Attentati, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persone, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il Dolore affinché la memoria ci restituisca il sacrificio per aver conservato il senso della convivenza civile e con essa il valore della resistenza alla violenza e per concludere con l’Attacco alla Scuola di Amministrazione Aziendale in cui furono ferite gravemente dieci persone.

Titolo Torino Ferita 11dicembre1979
Fotografie Immagini su gentile concessione dell’Archivio Storico della Città di Torino (fondo Gazzetta del Popolo) e dell’Archivio La Stampa
Dove Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino Piazza Carlo Alberto 3, Torino
Quando 11 marzo ore 11 CONFERENZA STAMPA ore 18-20 INAUGURAZIONE
Per informazioni laportadivetro@gmail.com – info@artphotobonomo.it (+39 335 7815940)

Partecipano
alla conferenza stampa
Daniele Valle Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e delegato al Comitato
Resistenza e Costituzione
Michele Ruggiero presidente di La Porta di Vetro
Giampaolo Giuliano del direttivo di AIVITER (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo)
Carlo Majorino Amministratore Unico della SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale)
Paolo Turin vittima dell’attentato alla SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale)
Tiziana Bonomo di ArtPhotò come curatore
a presentare l’inaugurazione il giornalista Paolo Volpato alla presenza di
Giovanna Pentenero Assessore a Lavoro e attività produttive del Comune di Torino
Ilaria Gritti Assessore Circoscrizione 1 del Comune di Torino
e naturalmente Michele Ruggiero, Giampaolo Giuliano, Paolo Turin, Tiziana Bonomo



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CS_Torino_Ferita_Def_2mar2022.docx (4.22 MB) Foto_per_cs_Torino_Ferita.zip (51.83 MB)

FUORILUOGO ASTI presentazione libro

date » 21-01-2022 11:09

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Sabato 22 gennaio alle ore 17.30 Fuoriluogo Asti propone la presentazione del primo libro di Tiziana Bonomo, edito da Jaca Book, dal titolo “Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico.”. Con la partecipazione dell'autrice, di Domenico Quirico modera Davide Ruffinengo.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni, un unico intenso dialogo con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano la sua odissea nel mondo contemporaneo: scrittura, guerra, migrazione, Storia, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Attraverso i documenti, le fotografie e soprattutto le parole vive raccolte dall'autrice, Il fascino dell'imperfezione cerca di svelare la percezione originale di un narratore del nostro tempo, restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent'anni. Il tentativo di rimanere con l'uomo Quirico in quell'affascinante zona di imperfezione, erranza, incompiutezza che sembra innervare il nostro mondo.

FuoriLuogo ad Asti è “una casa della cultura”, dove scrittori, musicisti, giornalisti e creativi di ogni genere possano incontrarsi e confrontarsi. Un incubatore di storie, raccontate, ascoltate e vissute. Storie che affondano le loro radici nella letteratura…”.

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COMUNICATO_IL_FASCINO_DELL_IMPERFEZIONE_1.pdf (457.7 KB)

IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE. Letture di Luigi Lo Cascio

date » 09-12-2021

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Il fascino dell'imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico
A volte è difficile trovare le parole per ringraziare chi ti ascolta, chi condivide con te pensieri, progetti e decide di mettersi al tuo fianco. Un grazie di cuore a Luigi Lo Cascio, attore di rara sensibilità , che leggerà alcuni brani del libro "Il fascino dell'imperfezione.Dialoghi con Domenico Quirico" – edito da Jaca Book – a Il Circolo dei lettori, giovedì 9 dicembre alle ore 18.30. Naturalmente un grazie di cuore a Domenico Quirico e alla casa editrice Jaca Book.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni. 'Il fascino dell’imperfezione” è un lungo, intenso dialogo con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano il suo esteso e sofferto viaggio di testimone: scrittura, guerra, migrazione, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Oltre ai dialoghi con Quirico l'autrice ha inserito un ricco apparato di note, con i testi integrali di alcuni suoi articoli, incontri, lectio magistralis e interviste televisive citati nei dialoghi e che sono parte della lunga documentazione raccolta in questi ultimi tre anni. Saranno parte di questi testi che l'attore Luigi Lo Cascio leggerà durante la presentazione. L’insieme di questi materiali svela la percezione originale di un narratore del mondo contemporaneo restituendo inoltre uno scorcio, vissuto in drammatica presa diretta, sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent’anni nel mondo dei poveri, dei vinti, degli umiliati e offesi. Un attore come Luigi Lo Cascio può dare forza, segnare con ancora più convinzione il linguaggio di Quirico come fertile terreno di ricerca di verità, di commozione, di laica cristianità.

IL DILEMMA DEL LINGUAGGIO
Dialogo con Michela Battaglia, Stefano De Luigi e Domenico Quirico al Polo del '900

date » 05-10-2021 08:55

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IL DILEMMA DEL LINGUAGGIO
ArtPhotò coglie la sfida del lavoro artistico “Babel” di Michela Battaglia e Stefano De Luigi a riflettere sull’efficacia del linguaggio dei fotoreporter. Lo fa nel contesto del consueto incontro annuale con Domenico Quirico, che da molto tempo solleva gli stessi interrogativi ed in particolare riguardo al racconto giornalistico sul terrorismo islamico.
Cosa si aspettano giornalisti, fotoreporter, artisti quando raccontano la tragedia dei conflitti, della guerra, della violenza? Una reazione. Che sia commozione, fastidio, rifiuto, consenso, indignazione. Ancor più: un’azione, un comportamento costante nel tempo che provenga dalle coscienze e in base al quale possano dire che la denuncia, la testimonianza non sia stata vana, inutile. Purtroppo questo non accade quasi mai. Michela Battaglia e Stefano De Luigi hanno sperimentato l’ennesima delusione a seguito dei fatti del Bataclan a Parigi. i giudizi preconfezionati e superficiali che in quella occasione sono stati diffusi dai mezzi di informazione li hanno spinti a sviluppare il progetto artistico Babel che coniuga la cartellonistica pubblicitaria (fotografie dei manifesti della metropolitana di Parigi) e le immagini estrapolate dalle riviste di propaganda Daesh*. È un lavoro che unisce i due linguaggi solo apparentemente contrastanti della propaganda di Al Qaida e della cartellonistica pubblicitaria tipica del capitalismo occidentale. Il risultato sono immagini non convenzionali che si ispirano all’arte di Mimmo Rotella. Nel 2003 Susan Sontag ha scritto: «Lo shock è diventato uno dei più importanti criteri di valore e incentivi al consumo». Da allora la soglia di sopportazione si è andata alzando. Ci si è assuefatti e, addirittura, si è sempre più bramosi di una certa pornografia del dolore.
L’insistente domanda di verificare se esiste un’alternativa al linguaggio usato fino ad oggi è la stessa che Domenico Quirico pone alla adeguatezza della sua scrittura. Il dialogo ha lo scopo di far emergere i tanti interrogativi e alcuni punti fermi nel mondo della testimonianza di avvenimenti apparentemente ineluttabili della Storia.

SCHEDA INFORMATIVA
Incontro
Tiziana Bonomo dialoga con Michela Battaglia, Stefano de Luigi e Domenico Quirico.
L’incontro sarà preceduto dai saluti di Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900 .
Data e luogo
Lunedì 11 ottobre 2021, ore 18, presso la Sala del ‘900 al Polo del ‘900 in via del Carmine 14, Torino
Prenotazione
La prenotazione è obbligatoria al seguente link: apri prenotazione
L’ingresso è consentito alle persone munite di GREEN PASS COVID-19
Informazioni
ArtPhotò: info@artphotobonomo.it / +39 335 7815 940
Polo del ‘900: 011 088 32 00
Cartella Stampa
Contiene: comunicato stampa, invito e immagini di cui ricordo il copyright ©Michela Battaglia e Stefano De Luigi

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Cartella_stampa_Il_dilemma_del_linguaggio_5ott2021.zip (1.57 MB)

IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE. DIALOGHI CON DOMENICO QUIRICO.
Interviste, racconti, documenti.

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“IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE. DIALOGHI CON DOMENICO QUIRICO. Interviste, racconti, documenti” di Tiziana Bonomo.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni, un unico intenso dialogo, con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano la sua odissea nel mondo contemporaneo: scrittura, guerra, migrazione, Storia, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Attraverso i documenti, le fotografie e soprattutto le parole vive raccolte dall’autrice “Il fascino dell’imperfezione” cerca di svelare la percezione originale di un narratore del nostro tempo restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent’anni. Il tentativo di rimanere con l’uomo Quirico in quella affascinante zona di imperfezione, erranza, incompiutezza che sembra innervare il nostro mondo. È stata una lunga ricerca nelle letture dei libri scritti da Quirico (circa 15), negli articoli scritti per La Stampa anche del periodo trascorso in Francia, della registrazione e trascrizione degli incontri, lectio magistrales e video su Youtube. Una ricerca e una stesura del libro-intervista durata oltre tre anni. Una grande sfida e soddisfazione. Il mio primo libro! Nell’introduzione e nell’epilogo il perché di questo viaggio.


SCHEDA INFORMATIVA
Editore
Jaca Book settembre 2021
Pagine
280 pagine con oltre 70 immagini
Distribuzione
In libreria e su Amazon dal 2 settembre 2021
Listino
27 euro
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