ArtPhotò

UMILTÀ Incontro con Elena Franco e Domenico Quirico

date » 14-12-2023 10:27

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ArtPhotò presenta UMILTÀ, per la serie “intrecciare parole e immagini”, questa settima conversazione – dopo quelle con Scianna sul Dolore, con Saglietti sulle Rivoluzioni, con Gualazzini sull’Africa, con De Luigi e Battaglia sul Dilemma del linguaggio, con Bosco sulla Violenza, con Santese sulla Realpolitik – che esplora un tema delicato e affascinante. L’incontro, moderato da Tiziana Bonomo, sarà con l’autrice Elena Franco, architetto fotografa, e con Domenico Quirico, giornalista scrittore, per le parole.
Alla fotografia il compito di rappresentare la realtà, le emozioni, l’astratto. Ecco allora che il ruolo letterale della fotografia di fotografare il reale si accosta anche a quello figurativo di fotografare il non reale. Letterale e figurativo, reale e non reale. Nel fotografare la povertà, il paesaggio e così via cosa ci aspettiamo di vedere? I poveri quelli in senso letterale, materiale cioè persone con stracci, che vivono in ambienti fatiscenti, magri, scarni …oppure ci aspettiamo di vedere i loro atteggiamenti, la povertà in senso figurato dello studio, quella intellettuale?
Cosa si intende per Umiltà? Cosa può mostrarci la fotografia e cosa può raccontarci sull’Umiltà? Allora cosa si può fotografare? O forse può la fotografia rimandare all’umiltà? Elena Franco e Domenico Quirico dialogheranno su queste domande.

Titolo UMILTÀ
Dialogo tra chi scrive e chi fotografa – Elena Franco e Domenico Quirico
Modera Tiziana Bonomo
Dove Archivio di Stato di Torino Piazza Castello 209, Torino
QuandoLunedì 18 dicembre 2023 ore 17-18,30

PAESAGGI. FORSE Mostra fotografica di Maurizio Briatta

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Maurizio Briatta si ripresenta al pubblico, complice ArtPhotò, con una esposizione più ampia – rispetto a quella dello scorso anno – con tre lavori che segnano momenti diversi della sua esperienza fotografica, in comune hanno il paesaggio. Maurizio Briatta offre però sempre uno sguardo insolito al paesaggio usando proprio la complessità del mezzo fotografico per ottenere risultati che giocano sull’ambiguità. Da qui il titolo che genera dubbio, incertezza: “Paesaggi forse”.
I tre lavori Controluce del 2001-2005, Paesaggi con figure iniziano nel 1995 tanto che i primi fanno già parte della mostra e collezione alla GAM poi ripresi nel 2015 e Paesaggi brutti del 2023 nascono tutti dalla ricerca ossessiva di Briatta sull’imperfezione. Incredibile quanto il rigore che esige Briatta per lavorare in un ambiente ordinato, elegante si scontri con l’insaziabile necessità di rompere le regole, gli schemi del già visto.

MOSTRA FOTOGRAFICA
Titolo Paesaggi. Forse
Fotografie Maurizio Briatta
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione Tiziana Bonomo
Dove SPAZIO EVENTA Via dei Mille 42, Torino:
da martedì a venerdì h.15-19, sabato 3 e domenica 4 novembre h. 15-20 e su appuntamento.
Inaugurazione 11 ottobre 2023 dalle ore 18.00
Durata dal 12 ottobre al 12 novembre 2023
Contatti tizianabonomo@fastwebnet.it, cell. +39 335 7815940

Un paesaggio assomiglia a un racconto giallo. Noi guardiamo cosa fa vedere il fotografo, ma cosa c’è al di qua e al di là del guardare come vederlo? “Adesso girati. Lì comincia il porto, le gru si stagliano contro il cielo. Guardando giù, verso i bacini di carenaggio, tutto si ferma, ma continua più in là, in modo diverso” questa frase è tratta da un romanzo giallo di Simone Buchholz. Le gru quelle che rendono i paesaggi brutti e noi con Briatta li vediamo dalla sua parte come li ha fotografati lui. Ma da questa parte chi vive il paesaggio brutto ne vive la complessità, la complessità dell’esistenza. Il racconto prosegue e la descrizione è simile a quella di un paesaggio: “Adesso girati. Lì comincia il porto, le gru si stagliano contro il cielo. Guardando giù, verso i bacini di carenaggio, tutto si ferma, ma continua più in là, in modo diverso”. Questa è una splendida descrizione “del guardare” quella che piacerebbe e farebbe sicuramente godere a John Berger. La gru, i giochi, i pali sono l’altra parte della vita e alcune volte basta girarci intorno per apprezzare la bellezza del vero paesaggio naturale. Eppure chi vive lì attaccato a quel paesaggio forse non lo trova così brutto. Riesce a vedere il cielo e forse a dimenticare per un attimo le gru. È brutto per noi amanti della natura, esseri alla ricerca del bello, camminatori solitari malati di purezza. Chi vive attaccato alla gru? Chi riempie il proprio giardino di giochi per i figli? Per loro quello è il paesaggio. Brutto? Si brutto è vero. Ma nella vita ognuno ha il suo brutto e il suo bello. Ha il suo obiettivo puntato da una parte o dall’altra. Siamo tutti coinvolti in un film giallo? Penso che Maurizio Briatta con il candore del suo sguardo cerchi l’ironia della nostra esistenza al limite di un giallo. Quasi a ricordarci che il masso, la plastica, il cemento fanno parte di un paesaggio che deve mutare non per raggiungere la bellezza nietzschiana pura e assoluta ma per ricordarci del di più che fa della nostra esistenza qualcosa di imperfetto. Proviamo a liberarci dei giochi, dei pali, del cemento e la nostra natura rilascia in abbondanza già tutto di cosa noi abbiamo bisogno. Un piccolo giallo da indagare ecco cosa ci suggerisce Maurizio Briatta : se vuoi per me il paesaggio brutto diventa bello quando si crea una sinergia, una armonia e una integrazione tra l'artificiale e il naturale, tra il manufatto e il creato... quantomeno nelle fotografie più riuscite! Tiziana Bonomo

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CS_Paesaggi_forse_4ago2023.docx (158.93 KB) Cartella_stampa_mostra_Maurizio_Briatta.zip (1.05 MB)

FUORILUOGO ASTI presentazione libro

date » 21-01-2022 11:09

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Sabato 22 gennaio alle ore 17.30 Fuoriluogo Asti propone la presentazione del primo libro di Tiziana Bonomo, edito da Jaca Book, dal titolo “Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico.”. Con la partecipazione dell'autrice, di Domenico Quirico modera Davide Ruffinengo.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni, un unico intenso dialogo con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano la sua odissea nel mondo contemporaneo: scrittura, guerra, migrazione, Storia, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Attraverso i documenti, le fotografie e soprattutto le parole vive raccolte dall'autrice, Il fascino dell'imperfezione cerca di svelare la percezione originale di un narratore del nostro tempo, restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent'anni. Il tentativo di rimanere con l'uomo Quirico in quell'affascinante zona di imperfezione, erranza, incompiutezza che sembra innervare il nostro mondo.

FuoriLuogo ad Asti è “una casa della cultura”, dove scrittori, musicisti, giornalisti e creativi di ogni genere possano incontrarsi e confrontarsi. Un incubatore di storie, raccontate, ascoltate e vissute. Storie che affondano le loro radici nella letteratura…”.

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COMUNICATO_IL_FASCINO_DELL_IMPERFEZIONE_1.pdf (457.7 KB)

IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE. Letture di Luigi Lo Cascio

date » 09-12-2021

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Il fascino dell'imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico
A volte è difficile trovare le parole per ringraziare chi ti ascolta, chi condivide con te pensieri, progetti e decide di mettersi al tuo fianco. Un grazie di cuore a Luigi Lo Cascio, attore di rara sensibilità , che leggerà alcuni brani del libro "Il fascino dell'imperfezione.Dialoghi con Domenico Quirico" – edito da Jaca Book – a Il Circolo dei lettori, giovedì 9 dicembre alle ore 18.30. Naturalmente un grazie di cuore a Domenico Quirico e alla casa editrice Jaca Book.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni. 'Il fascino dell’imperfezione” è un lungo, intenso dialogo con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano il suo esteso e sofferto viaggio di testimone: scrittura, guerra, migrazione, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Oltre ai dialoghi con Quirico l'autrice ha inserito un ricco apparato di note, con i testi integrali di alcuni suoi articoli, incontri, lectio magistralis e interviste televisive citati nei dialoghi e che sono parte della lunga documentazione raccolta in questi ultimi tre anni. Saranno parte di questi testi che l'attore Luigi Lo Cascio leggerà durante la presentazione. L’insieme di questi materiali svela la percezione originale di un narratore del mondo contemporaneo restituendo inoltre uno scorcio, vissuto in drammatica presa diretta, sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent’anni nel mondo dei poveri, dei vinti, degli umiliati e offesi. Un attore come Luigi Lo Cascio può dare forza, segnare con ancora più convinzione il linguaggio di Quirico come fertile terreno di ricerca di verità, di commozione, di laica cristianità.

IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE. DIALOGHI CON DOMENICO QUIRICO.
Interviste, racconti, documenti.

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“IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE. DIALOGHI CON DOMENICO QUIRICO. Interviste, racconti, documenti” di Tiziana Bonomo.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni, un unico intenso dialogo, con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano la sua odissea nel mondo contemporaneo: scrittura, guerra, migrazione, Storia, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Attraverso i documenti, le fotografie e soprattutto le parole vive raccolte dall’autrice “Il fascino dell’imperfezione” cerca di svelare la percezione originale di un narratore del nostro tempo restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent’anni. Il tentativo di rimanere con l’uomo Quirico in quella affascinante zona di imperfezione, erranza, incompiutezza che sembra innervare il nostro mondo. È stata una lunga ricerca nelle letture dei libri scritti da Quirico (circa 15), negli articoli scritti per La Stampa anche del periodo trascorso in Francia, della registrazione e trascrizione degli incontri, lectio magistrales e video su Youtube. Una ricerca e una stesura del libro-intervista durata oltre tre anni. Una grande sfida e soddisfazione. Il mio primo libro! Nell’introduzione e nell’epilogo il perché di questo viaggio.


SCHEDA INFORMATIVA
Editore
Jaca Book settembre 2021
Pagine
280 pagine con oltre 70 immagini
Distribuzione
In libreria e su Amazon dal 2 settembre 2021
Listino
27 euro

GLI INCONTRI TRANSMISSIONS PEOPLE-TO-PEOPLE Programma di incontri al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

date » 09-10-2020 10:04

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GLI INCONTRI TRANSMISSIONS PEOPLE-TO-PEOPLE
Nell’ambito della mostra fotografica TRANSMISSIONS people-to-people, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano organizza un ciclo di cinque INCONTRI su argomenti connessi al tema della trasmissione della conoscenza intesa come passaggio non solo di tecniche, ma soprattutto di passioni, di sogni, di tradizioni. Si parlerà di sport, di ambiente e paesaggio, di psicologia, di managerialità e delle tante storie di uomini e donne raccontate dalle fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone.
In allegato il CS.

In particolare ArtPhotò sarà presente: Martedì 27 ottobre ore 18
TRANSMISSIONS PEOPLE-TO-PEOPLE, 8 ANNI DI RICERCA SUL CAMPO. LE STORIE DIETRO LE FOTOGRAFIE
Il secondo appuntamento sarà con i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone, autori della mostra, che parleranno delle storie che sono andati a cercare e di quelle di cui sono stati testimoni; di come sono nate e sono state composte alcune delle fotografie del progetto; mostreranno reportages e fotografie inedite. Interverrà Tiziana Bonomo, curatore della mostra.

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CS__GLI_INCONTRI_def.pdf (0.99 MB)

HOSPITALIA.O SUL SIGNIFICATO DELLA CURA
Fotografie Elena Franco a Santa Maria della Scala a Siena

date » 14-10-2019 22:38

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Hospitalia. O sul significato della cura è un progetto fotografico che parte dalle architetture degli antichi ospedali europei – vere e proprie città nella città – per aprirsi al territorio, attraverso le donazioni che, nel corso dei secoli, i benefattori hanno devoluto per la cura di questi centri dell’accoglienza.

La mostra presenta un progetto avviato da diversi anni e documenta edifici ospedalieri storici in un itinerario che, da Siena, attraversa Venezia, Cremona, Milano, Alessandria, Vercelli, Torino, Arles, Bourg-en-Bresse, Lione, Parigi, fino a Lessines in Belgio. Non è solo quindi una ricerca estetizzante, ma uno studio ben condotto.
Gli scatti non seguono un itinerario geografico, ma sono inseriti in raggruppamenti tematici, che suggeriscono una stimolante chiave di lettura: monumentalità-bellezza, liturgia-rito, limite-legame, memoria-archivio, comunità-solidarietà, autarchia-sostenibilità, paesaggio-ambiente, riuso-trasformazione, e da essi emergono affinità e somiglianze anche in luoghi tra loro remoti.

INAUGURAZIONE MOSTRA
"Hospitalia. O sul significato della cura"
Dove Siena, Santa Maria della Scala, Piazza Duomo
Quando 11 aprile 2019 alle ore 18.00
12 aprile – 7 luglio 2019 PROROGATA FINO AL 1°SETTEMBRE 2019
Orari Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica: ore 10.00 – 19.00
Giovedì: ore 10.00-22.00
Ultimo ingresso un’ora prima l’orario di chiusura del museo
La mostra è compresa nel biglietto di ingresso al museo

CONFERENZA
Presentazione del libro HOSPITALIA o sul significato della cura
Dove Santa Maria della Scala Siena
Quando mercoledì 13 giugno 2019 ore 18,00
Relatori con l’autrice Elena Franco dialoga Domenico Quirico, giornalista de La Stampa
modera Tiziana Bonomo, ArtPhotò

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CS_Hospitalia_a_Siena.docx (39.12 KB) CONFERENZA_CON_DQ_invitodigitale_13giugno.pdf (1.05 MB)

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Conferenza Ucid "Migranti e Migrazioni: le sfide per un'Europa nuova"

date » 23-05-2016 14:05

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13 maggio 2016
PRESSO UCID IN CORSO PALESTRO 14 - TORINO
Con l’occasione dell’incontro organizzato dall’Ucid, risulta particolarmente mirato, ad accompagnare il tema sui migranti e le migrazioni, uno dei suoi ultimi progetti, iniziato proprio a Idomeni intitolato "L'Exile et le Royaume".

Intervengono:

 
DOMENICO QUIRICO
 Inviato (di guerra) de La Stampa
SERGIO DURANDO 
Direttore Ufficio Pastorale dei Migranti, Diocesi di Torino.

 
TIZIANA BONOMO di ArtPhotò presenta IVO SAGLIETTI


Idomeni è un villaggio che si trova in Grecia ai piedi della collina Kouri, sulla riva occidentale del fiume Vardar, presso il confine con la Repubblica di Macedonia. A partire dal 2014, i rifugiati scappati dalla guerra civile in Siria, ma anche dall'Afghanistan, dal Pakistan e da altri paesi del Medio Oriente, hanno cominciato a recarsi a Idomeni per attraversare il confine greco ed entrare nella Repubblica di Macedonia. La Macedonia, assieme alla Serbia, è uno dei paesi che fa parte della cosiddetta "rotta balcanica", che i migranti attraversano per giungere in Germania e nei paesi del Nord Europa, come la Svezia. Nel 2015, la Macedonia ha deciso di chiudere le proprie frontiere meridionali limitando gli ingressi a poche centinaia di persone solamente di nazionalità siriana. Questa situazione ha provocato una crisi umanitaria in Grecia, e Idomeni si è trasformata in un grande campo profughi che accoglie, ogni giorno, sempre più persone che intendono attraversare il confine in direzione nord. Nel marzo 2016 la crisi migratoria raggiunge una situazione insostenibile, il campo profughi arriva a raggiungere una quantità di migranti ospitati 10 volte il numero di capienza massima con conseguente chiusura della frontiera da parte della Macedonia. Ciò provoca l’intervento dell'UE e dell'UNHCR e di organizzazioni umanitarie come Medici Senza Frontiere.
Le immagini, che verranno proiettate nella serata, di “L’Exile et le Royaume” sono state scattate da Ivo Saglietti a Idomeni, nel settembre dello scorso anno e che lui ama introdurre con questo testo:

L’Exile et le Royaume : “Quando si parte, perché si parte e verso dove”
Frontiera: dal latino frons, frontis, “fronte” dove gli uomini stanno di fronte.
Quando in un paese c’è sofferenza e guerra ai suoi confini si affollano profughi che dormono nei vagoni e vivono di espedienti, esseri provvisori che possono essere rispediti indietro oppure sognano di andare altrove anche se il loro destino è quello rimanere profughi di confine per tutta la vita.
da Il pensiero Meridiano, Franco Cassano
A settembre dell’anno scorso (2015) sono stato a Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia. Giorni drammatici di pioggia e fango. Ci sono ritornato quest’anno (2016) tra febbraio e marzo e la situazione era cambiata: l’arrivo dei profughi si è moltiplicato, in pochi giorni ho assistito all'arrivo di migliaia di rifugiati in fuga dalla guerra, dalla povertà, dalle polizie e dalle pulizie.
Arrivano e piantano una tenda, spesso piccolissima, dove vivono in tanti; qualcuno ha del denaro, i più vivono grazie all’aiuto delle organizzazioni umanitarie. Si fa la fila, una fila lunghissima, per ricevere un sacchetto con un poco di cibo, un paio di scarpe, una giacca, assistenza medica.
I bambini sono molti, moltissimi, spesso schiacciati tra le gambe degli adulti nelle lunghe file. Li ho visti spesso giocare, rincorrersi e ridere. Ho visto bambine portare pesanti sporte e maschi fascine e legna per il fuoco, la sera attorno ai falò ho ascoltato canti antichi. Ho visto anche fotografi con super grandangolari fare foto a 20 centimetri di distanza dal loro viso; chissà perché poi, l’inquietudine dell’etica oggi è latitante.
Ho assistito al tentativo di sfondare il muro per entrare in Macedonia, fallito tra i gas di probabile costruzione tedesca. Ho assistito, il giorno dopo, all’arrivo di decine di fotografi, cameramen e giornalisti, ma a quel punto non si riusciva più a fare fotografie ed io ho smesso di fotografare.
Ho lavorato in due formati diversi: 120 e 135, in negativo B&N. Ho usato il formato 120 per fotografie di puro paesaggio: Il Paesaggio dell’Esilio, appunto, cercando di raccontare tra filo spinato, abiti stesi, coperte firmate UNHCR e gabinetti chimici, la nostra vergogna di primo mondo. Ivo Saglietti 18.03.2016

Mostra "SGUARDIstantanei" fotografie di MAURIZIO GALIMBERTI

date » 18-06-2015 10:18

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Giovedì 27 Febbraio 2014
Spazio Eventa Via dei Mille 42 Torino

INAUGURAZIONE 27 Febbraio 2014 ore 18.30 Con la presenza dell’autore
APERTURA 27 Febbraio – 3 Marzo 2014
ORARI Martedì-Venerdì dalle h. 10.00 alle h.17.00 Ingresso Libero
CONTATTI ARTPHOTO’ tizianabonomo@fastwebnet.it cell. +39 335 7815940
ArtPhotò è lieta di presentare Maurizio Galimberti.

Il primo importante appuntamento di quest’anno, in collaborazione con Giart - Bologna, è con Maurizio Galimberti, uno dei più noti fotografi italiani contemporanei, il cui nome è legato ai famosi mosaici che compone con l’unione di singole Polaroid.
Sguardistantanei è un’esposizione delle sue principali opere che riassume la sua capacità di visualizzare in un istante la complessa scomposizione dell’immagine che poi ricompone, unendo le singole Polaroid, seguendo una precisa sequenza che rende l’opera ricca di ritmo e movimento.
I suoi scatti sono racconti emozionali, dove la sperimentazione visiva ed estetica si unisce alla poeticità della sua interpretazione di un soggetto o un paesaggio. .....leggi allegato

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27_2_2014_Galimberti_comunicato_stampa.doc (231.5 KB)

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