ArtPhotò

TERRAMARE Mostra fotografica di Candido Baldacchino



Titolo TERRAMARE di Candido Baldacchino Foto Holga
Dove SPAZIO EVENTA Via dei Mille 42, Torino: da martedì a venerdì h. 15-19 e su appuntamento
Inaugurazione 10 maggio 2024 dalle ore 18.00
Durata dall’11 maggio al 7 giugno 2024
Contatti tizianabonomo@fastwebnet.it, cell. +39 335 7815940

La mostra fotografica di Candido Baldacchino è stata inserita nel vip program di The Phair 2024. È una raccolta di immagini fatte con la macchina fotografica Holga che Candido Baldacchino ha scoperto nel 1996 per le sue sperimentazioni. Baldacchino è un fotografo con una storia intrigante e avvincente: un “puro fotografo”. Lui ha cominciato a fotografare, camminando, viaggiando senza sosta, con la ricerca ossessiva della qualità: chilometri in auto o a piedi in mezzo alla campagna – la terra – e lungo le coste italiane e francesi – il mare – con l’unica ossessione di cogliere il momento, quello inconscio profondo, che da sempre anima la sua ricerca.

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CS_TERRAMARE_6mag2024.pdf (0.67 MB) Foto_per_CS.zip (10.46 MB)

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PAESAGGI. FORSE Mostra fotografica di Maurizio Briatta

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Maurizio Briatta si ripresenta al pubblico, complice ArtPhotò, con una esposizione più ampia – rispetto a quella dello scorso anno – con tre lavori che segnano momenti diversi della sua esperienza fotografica, in comune hanno il paesaggio. Maurizio Briatta offre però sempre uno sguardo insolito al paesaggio usando proprio la complessità del mezzo fotografico per ottenere risultati che giocano sull’ambiguità. Da qui il titolo che genera dubbio, incertezza: “Paesaggi forse”.
I tre lavori Controluce del 2001-2005, Paesaggi con figure iniziano nel 1995 tanto che i primi fanno già parte della mostra e collezione alla GAM poi ripresi nel 2015 e Paesaggi brutti del 2023 nascono tutti dalla ricerca ossessiva di Briatta sull’imperfezione. Incredibile quanto il rigore che esige Briatta per lavorare in un ambiente ordinato, elegante si scontri con l’insaziabile necessità di rompere le regole, gli schemi del già visto.

MOSTRA FOTOGRAFICA
Titolo Paesaggi. Forse
Fotografie Maurizio Briatta
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione Tiziana Bonomo
Dove SPAZIO EVENTA Via dei Mille 42, Torino:
da martedì a venerdì h.15-19, sabato 3 e domenica 4 novembre h. 15-20 e su appuntamento.
Inaugurazione 11 ottobre 2023 dalle ore 18.00
Durata dal 12 ottobre al 12 novembre 2023
Contatti tizianabonomo@fastwebnet.it, cell. +39 335 7815940

Un paesaggio assomiglia a un racconto giallo. Noi guardiamo cosa fa vedere il fotografo, ma cosa c’è al di qua e al di là del guardare come vederlo? “Adesso girati. Lì comincia il porto, le gru si stagliano contro il cielo. Guardando giù, verso i bacini di carenaggio, tutto si ferma, ma continua più in là, in modo diverso” questa frase è tratta da un romanzo giallo di Simone Buchholz. Le gru quelle che rendono i paesaggi brutti e noi con Briatta li vediamo dalla sua parte come li ha fotografati lui. Ma da questa parte chi vive il paesaggio brutto ne vive la complessità, la complessità dell’esistenza. Il racconto prosegue e la descrizione è simile a quella di un paesaggio: “Adesso girati. Lì comincia il porto, le gru si stagliano contro il cielo. Guardando giù, verso i bacini di carenaggio, tutto si ferma, ma continua più in là, in modo diverso”. Questa è una splendida descrizione “del guardare” quella che piacerebbe e farebbe sicuramente godere a John Berger. La gru, i giochi, i pali sono l’altra parte della vita e alcune volte basta girarci intorno per apprezzare la bellezza del vero paesaggio naturale. Eppure chi vive lì attaccato a quel paesaggio forse non lo trova così brutto. Riesce a vedere il cielo e forse a dimenticare per un attimo le gru. È brutto per noi amanti della natura, esseri alla ricerca del bello, camminatori solitari malati di purezza. Chi vive attaccato alla gru? Chi riempie il proprio giardino di giochi per i figli? Per loro quello è il paesaggio. Brutto? Si brutto è vero. Ma nella vita ognuno ha il suo brutto e il suo bello. Ha il suo obiettivo puntato da una parte o dall’altra. Siamo tutti coinvolti in un film giallo? Penso che Maurizio Briatta con il candore del suo sguardo cerchi l’ironia della nostra esistenza al limite di un giallo. Quasi a ricordarci che il masso, la plastica, il cemento fanno parte di un paesaggio che deve mutare non per raggiungere la bellezza nietzschiana pura e assoluta ma per ricordarci del di più che fa della nostra esistenza qualcosa di imperfetto. Proviamo a liberarci dei giochi, dei pali, del cemento e la nostra natura rilascia in abbondanza già tutto di cosa noi abbiamo bisogno. Un piccolo giallo da indagare ecco cosa ci suggerisce Maurizio Briatta : se vuoi per me il paesaggio brutto diventa bello quando si crea una sinergia, una armonia e una integrazione tra l'artificiale e il naturale, tra il manufatto e il creato... quantomeno nelle fotografie più riuscite! Tiziana Bonomo

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CS_Paesaggi_forse_4ago2023.docx (158.93 KB) Cartella_stampa_mostra_Maurizio_Briatta.zip (1.05 MB)

LA LUNGA NOTTE DI SARAJEVO Mostra fotografica di Paolo Siccardi

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Aspettando Godot
Legare Sarajevo a ''Aspettando Godot'' di Samuel Beckett: sì, la fotografia deve a Susan Sontag questa spontanea associazione come suo contributo a Sarajevo, alla città simbolo della guerra e come citazione all’interno del suo libro Il Dolore degli Altri. Le immagini di Paolo Siccardi rendono terribilmente vera quell’attesa. Godot un testo teatrale nato dalla mente di uno dei più grandi avanguardisti scrittori del ‘900, una tragicommedia costruita da un intellettuale intorno alla condizione dell’attesa – surreale, meta reale – che diventa a Sarajevo straziante e dolorosa realtà.
L’attesa si trasforma nell’attesa con la A maiuscola, dove la musica di Vedran Smailović, unico sopravvissuto del quartetto d’archi della città, ha continuato a farsi sentire per mesi “perché la gente mi diceva che se avessi smesso di suonare Sarajevo sarebbe caduta”. Testimoniando scelse la rabbia e il dolore attraverso le note dolenti dell’Adagio di Albinoni.
Il desiderio di vita a Sarajevo è un desiderio che si manifesta con la musica, con il teatro per recuperare un surreale senso di normalità che Paolo Siccardi è riuscito a cogliere in una sorprendente immagine di Vedran Smailović in smoking con l’archetto sul suo strumento in mezzo a delle rotaie. Paolo Siccardi, da sempre impegnato come photoreporter, ha documentato ciò che non deve essere dimenticato, ciò che non si dovrebbe più fare. Le immagini invocano di ricordare, di guardare e ricordare, di osservare ogni dettaglio e non dimenticare, di percepire la sofferenza e ricordare, ricordare, ricordare.
Tiziana Bonomo

MOSTRA FOTOGRAFICA
Titolo La Lunga Notte di Sarajevo. 5 aprile1992 – 29 febbraio1996
Fotografie Paolo Siccardi
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione e supervisione Michele Ruggiero, presidente de La Porta di Vetro
Dove Museo Storico Nazionale d’Artiglieria nel Mastio della Cittadella
Inaugurazione giovedì 9 febbraio 2023 dalle ore 17.30 alle ore 21.00[/b]
Durata dal 10 febbraio fino al 19 marzo 2023 - lunedì-domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.00. Ingresso Gratuito
Per informazioni infomuseoart@gmail.com – tel.: 011 56 033 124 – laportadivetro@gmail.com
In allegato comunicato stampa, cartella immagini con dida

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Comunicato_stampa_Sarajevo_26gen2023.docx (0.57 MB) Allegato_Cartella_Foto__Paolo_Siccardi_per_mostra_Sarajevo_26gen2023.zip (3.07 MB)

FOTOGRAFI A TORINO by GIANNI OLIVA|30
A cura di Tiziana Bonomo
Mostra all'Accademia Albertina di Torino

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MOSTRA FOTOGRAFI A TORINO by GIANNI OLIVA|30
L’esposizione collettiva “FOTOGRAFI A TORINO by Gianni Oliva|30” annullata per ragioni Covid nel 2020 si aprirà quest’anno 2021 con ulteriori novità dal 15 al 22 settembre. Il senso della mostra è quello di mettere in evidenza come il mondo della fotografia in una città come Torino, in una terra come il Piemonte è composto da tanti professionisti che hanno tracciato un passato importante, che rappresentano un presente denso di attività e che alimentano il futuro con le nuove generazioni.Le nuove generazioni grazie alla presenza di alcuni allievi di quattro importanti scuole torinesi dell’Accademia Albertina, dell’istituto Albe Steiner, dell’istituto Bodoni Paravia e dello IED Istituto Europeo di Design. Naturalmente non è una mostra didascalica e documentativa di tutti i professionisti presenti, non è una antologia; ma un tentativo, attraverso il passaparola, le conoscenze e una certa spontanea casualità di ricordare il valore, con una collettiva della fotografia qui e ora! Ogni aspetto della fotografia merita di essere conosciuto. “FOTOGRAFI A TORINO Gianni Oliva|30” un piccolo passo, un’occasione per mettere a confronto generazioni diverse, per ascoltare storie di lavoro antiche e recenti, per vedere immagini che nascono da sguardi, esperienze, per conoscersi e confrontarsi.

SCHEDA INFORMATIVA
Titolo FOTOGRAFI A TORINO by Gianni Oliva|30
A cura di Tiziana Bonomo
Dove Ipogeo dell’Accademia Albertina di Torino in via Accademia Albertina 8
Inaugurazione Mercoledì 15 settembre 2021 dalle ore 18,00 alle ore 21,00
Durata mostra Dal 15 al 21 settembre 2021 Tutti i giorni dalle 15 alle 19. Sabato e domenica dalle 10 alle 19.
Patrocinio Città Metropolitana di Torino
Contatti info@artphotobonomo.it, 3357815940 oppure gianniolivafoto@gmail.com, 348 8605090‬

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Cartella_stampa_Fotografi_a_Torino.zip (32.02 MB)

LA VIOLENZA
Dialogo con Alfredo Bosco e Domenico Quirico al Polo del '900.

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VIOLENZA DEGLI UOMINI DELLA NATURA
ArtPhotò coglie l’occasione del riconoscimento ad Alfredo Bosco, per il suo progetto “Forgotten Guerrero”, del premio speciale “For Humanitarian Photography” del Comitato Internazionale della Croce Rossa al concorso Andrea Stenin a Mosca e del Visa d’Or Humanitarian Award ICRC nel 2020 al festival di fotografia Visa Pour l’Image, per il dialogo ormai annuale con Domenico Quirico. Dialogo nato nel 2017 per mettere insieme le testimonianze di immagini e parola. Iniziato con Ferdinando Scianna sul tema del “dolore” per proseguire con Ivo Saglietti su quello della “rivoluzione” e l’anno scorso con Marco Gualazzini, vincitore del WPP sull’”Africa”. Quest’anno è Alfredo Bosco che dialoga con Domenico Quirico sul tema della violenza al Polo del ‘900.
“La parola di Quirico incontra le immagini di Bosco cercando di descrivere la forza impietosa della violenza, dell’uomo sull’uomo. La violenza paralizza le sue vittime con la paura per sé, per i propri cari, per intere popolazioni. Ha molti volti che prosciugano di lacrime l’uomo falciandone dignità rispetto compassione. Alfredo Bosco, fotoreporter, dice “bisogna mostrare la violenza per comprenderla “e Domenico Quirico dice che “per raccontare la violenza, ritrovarne l'orma e sentirne l'eco si deve pagare un prezzo”. La malvagità, la brutalità della violenza spesso indossa gli abiti della morte e diventa protagonista nelle guerre, contrabbandi, povertà, dolore. Bosco e Quirico, testimoni, guardano con la stessa prospettiva per farci conoscere e comprendere.” TB.
Un dialogo per parlare dei “molti volti” della violenza di quanto avviene in diverse parti del mondo dal Messico al Donbass, tutte situazioni che hanno radici lontane nel nostro inquietante, affascinante, storico ‘900. Modera l’incontro Tiziana Bonomo di ArtPhotò.



SCHEDA INFORMATIVA
Quando 4 novembre 2020 ore 18
Cosa Incontro in streaming con Alfredo Bosco e Domenico Quirico
Dove La diretta dal Polo del '900 sulle pagine Facebook di ArtPhotò https://www.facebook.com/artphotobonomo/ e del Polo del ‘900 https://www.facebook.com/ilpolodel900 e su You Tube di ArtPhotò https://www.youtube.com/channel/UC0B_XsXpHiy7mOouij3WDew
L’evento inizialmente previsto in Sala ‘900 il recente DPCM del 25/10/2020 pone alcune limitazioni allo svolgimento degli eventi; in ragione delle ultime disposizioni, non è più consentita l'apertura al pubblico delle iniziative che si svolgono negli spazi del Polo del ‘900, nemmeno su prenotazione nominale.

INFO E CONTATTI
Artphotò di Tiziana Bonomo
Telefono +39 335.781.59.40
Email info@artphotobonomo.it

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CS_Incontro_4nov2020_Violenza_Bosco_Quirico.pdf (4.96 MB)

OLTRE LO SPECCHIO DI ALICE - NOVITÀ 1° LUGLIO 2020 ALLO SPAZIO EVENTA

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INCONTRO CON AUTRICE E CURATRICE
1° luglio 2020 ore 15, 17, 19 e 21


Sede Spazio Eventa, Via dei Mille 42, Torino Aperta il giorno dalle ore 14 alle ore 22
PRENOTAZIONE NECESSARIA PER COVID19
Info e prenotazione Tiziana Bonomo, +39 335 7815940, info@artphotobonomo.it

OLTRE LO SPECCHIO DI ALICE
Fotografie Maria Chiara Piglione allo Spazio Eventa



Mostra
È una mostra fotografica di una giovane artista piemontese che propone nelle sue opere sogno e fiaba. Curata da Tiziana Bonomo l’esposizione presenta 30 fotografie a colori. La favola di Maria Chiara Piglione è se stessa, è la sua favola. Lei che diventa fiaba, sogno, fuga dalla realtà. Niente di quello che si vede è com’era realmente, ma è come lo ha immaginato il suo sguardo. È un tempo che si è fermato, perché le fiabe e i sogni per Maria Chiara Piglione sono e saranno sempre narrati con abiti fluttuanti e con cieli stellati dalle sfumature impossibili. “Un’operazione complessa che racchiude il profondo desiderio di svelare le sue percezioni smaterializzandosi per rimanere favola, nella favola della natura del nostro mondo. Farfalle, alberi, sentieri, costumi teatrali, pose sognanti o evanescenti per liberare la sua fantasia, restituire immagini alle sue percezioni al suo piacere di sentire sé stessa quando è con la natura o quando diventa l’inesistente surreale di sé stessa.” Lasciarsi abbandonare alla poesia che unisce con delicatezza, garbo le fotografie di Maria Chiara Piglione è l’invito a tutti coloro che guarderanno la mostra.

SCHEDA INFORMATIVA
Titolo OLTRE LO SPECCHIO DI ALICE di Maria Chiara Piglione
Durata 6 marzo 2020 - 9 aprile 2020
Inaugurazione A causa dei recenti provvedimenti indicati dalla Regione Piemonte per gli sviluppi legati alla diffusione del COVID-19 (Coronavirus) comunicheremo appena possibile la data di una ufficiale inaugurazione.
A cura di Tiziana Bonomo
Organizzazione, comunicazione ArtPhotò
Sede Spazio Eventa, Via dei Mille 42, Torino
Info e contatti Tiziana Bonomo, +39 335.781.59.40, info@artphotobonomo.it

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CS_Oltre_lo_specchio_di_Alice.pdf (341.83 KB) Cartella_stampa.zip (13.42 MB)

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FOTOGRAFIE CHE NON HANNO CAMBIATO IL MONDO
Fotografie di Krzysztof Miller allo Spazio Eventa



Mostra e Conferenza
È la prima volta che Krzysztof Miller viene esposto e presentato in Italia. La mostra è inserita all’interno del programma di Slavika Festival: http://www.slavika.it/programma/. Grazie ad ArtPhotò è la prima volta che viene fatto conoscere questo incredibile fotoreporter, che si è tolto la vita il 9 settembre 2016 dopo aver lottato con il disturbo da Stress Post Traumatico. Grazie al contributo e alla partecipazione del Consolato Generale della Repubblica di Polonia e alle fotografie fornite dall’agenzia Gazeta Wyborcza di Varsavia con cui ha collaborato Krzysztof Miller.
Il valore di un fotografo di cui la sua storia è ricca di significati: da quella della sua abilità “artistica-professionale”, a quella “umana” come sensibilità rara e preziosa, a quella ancora “sociale" che consente di cogliere le difficoltà, le situazioni estreme in cui vive l’uomo, a quella “personale” tragica, dolorosa come quella dei soggetti da lui fotografati. Simbolicamente Krzysztof Miller, rappresenta, con la sua storia e con la sua fragilità, la solitudine del mestiere di reporter.

SCHEDA INFORMATIVA MOSTRA
Titolo Fotografie che non hanno cambiato il mondo. KRZYSZTOF MILLER Storia di un fotoreporter polacco
A cura di Tiziana Bonomo
Ideazione, organizzazione, comunicazione ArtPhotò
Dove Spazio Eventa, Via dei Mille 42, Torino
QuandoInaugurazione giovedì 14 marzo 2019 ore 18,30/21.30
Durata dal 15 marzo al 9 aprile 2019 prorogata fino al 10 maggio 2019
Patrocinio Consolato Generale di Polonia di Milano
Orari Martedì/venerdì h. 15.00 - 19.00, Sabato 16 marzo h. 10.00 - 16.00, Ingresso Libero
Info e contatti Tiziana Bonomo, +39 335.781.59.40, info@artphotobonomo.it

SCHEDA INFORMATIVA CONFERENZA
Titolo "Krzysztof Miller: storia di un fotoreporter polacco"
Ideazione, organizzazione, comunicazione ArtPhotòDove Palazzo Cisterna
Quando mercoledì 20 marzo 2019 ore 18,00
Patrocinio Città di Torino e Consolato Generale di Polonia di Milano
Relatori
Luigi Geninazzi giornalista esperto sulla storia e sullacultura polacca
Ulrico Leiss de Leimburg console onorario di Polonia a Torino
Anna Ziarkowska del Museo di Storia di Varsavia
Sergio Ramazzotti fotoreporter dell'agenzia Parallelo Zero

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Comunicato_stampa_Miller.pdf (1.28 MB) Post_rettOK.jpeg (495.68 KB)

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Tavola rotonda - "Non ci capisco niente. Arte contemporanea istruzioni per l'uso"

Giovedì 12 febbraio h.18.30 ArtPhotò dialoga con Ettore Molinario e Francesco Poli autore del libro.
PRESSO STUDIO REGOLI E ASSOCIATI - VIA DELLA ROCCA 15 - TORINO

Avvicinarsi all'arte contemporanea e quindi alla fotografia senza pregiudizi.
Seduti al bar Dezzuto dissi : “vorrei parlare a coloro che non capiscono e che mi fanno tante domande” e così Francesco Poli, dopo qualche secondo di silenzio, mi disse: “ho appena scritto un libro che si intitola “Non ci capisco niente”.
Grazie al professor Poli, universitario e noto studioso di arte contemporanea, oggi riusciamo a farci raccontare perché e per chi lo ha scritto. Riusciremo a scoprire di più di quest’arte “contemporanea” che racchiude artisti di fama internazionale e molti del mondo della fotografia. Potremo capire perché la fotografia è un’arte, che cosa ha di contemporaneo e quale è il suo valore.
Sarà Ettore Molinario, collezionista d’arte e di fotografia, ad aiutarmi in questo viaggio di scoperta per far raccontare a Francesco Poli alcune opere, presenti nel libro. Ci faremo incantare dalle storie su Marcel Duchamp, Marina Abramović, Shirin Neshat, e di molti altri artisti presenti nel libro. Opere presentate con un breve ritratto biografico dell’artista, arricchito da alcune curiosità legate all’opera stessa come materiali, tempo di realizzazione, quotazione d’asta.
Dialogo, gioco, curiosità per riempire di domande l’autore e creare un momento di ammaliante conoscenza.






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invito_12_2_2015.pdf (1.74 MB)

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