ArtPhotò

CIRCOLO DEI LETTORI Presentazione del libro "Rivoluzioni" 30 maggio 2023 ore 18

26c5c9ea_b580_4cb5_9a93_616c2ce197ba.jpg_Ivo_Saglietti_Cile_Chile.jpg@Ivo Saglietti, Santiago, Cile 1987/1988. La repressione da «Il rumore delle sciabole»

In concomitanza con la presentazione nello spazio della Biblioteca de Il Circolo dei Lettori di Torino – 30 maggio ore 18 – esce in libreria il primo volume, “Rivoluzioni, della collana “Intrecciare parole e immagini” edito da Sanpino.

EVENTO
Dove Il Circolo dei Lettori di Torino
Quando martedì 30 maggio 2023 ore 18
Info ‭+39 011 8904401‬ Circolo dei Lettori - +39 335 7815940 ArtPhotò‬

CHI SONO
IVO SAGLIETTI Si dedica alla fotografia di reportage, documentando le realtà sociali e politiche più critiche in diverse aree del mondo. Ha pubblicato ed esibito il suo lavoro in tutto il mondo e nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto molti prestigiosi riconoscimenti, tra i quali: tre volte il World Press Photo e il premio Chatwin Occhio Assoluto. Ivo Saglietti appartiene a quella "nobile schiera" di fotografi per i quali è importante partecipare emotivamente alla realtà stabilendo con le persone che ritrae un rapporto umano. Ciò che gli preme raccontare è l'uomo e il suo destino. Dal 2000 è membro associato dell’agenzia fotogiornalistica Zeitenspiegel Reportagen.
DOMENICO QUIRICO È giornalista del quotidiano “La Stampa” dai primi anni ’80. Inviato di guerra, corrispondente da Parigi, ha narrato guerre, rivoluzioni, migrazioni degli ultimi tre decenni confermandosi come una delle più grandi voci del giornalismo italiano militante. Autore di numerosi libri, ha ricevuto prestigiosi premi giornalistici come il “Montanelli” e il “Terzani”. La sua parola vola sopra montagne di fatti, pensieri, mondi diversi, tocca creste alte e si deposita per creare un’eco chiara, distinta dentro di noi.
SANPINO EDIZIONI eS nasce con l’obiettivo di provocare pensieri ed emozioni con particolare attenzione alla cultura contemporanea e ai segni dei tempi. Intende riproporli con una produzione di alta qualità. Per questo motivo dedica una cura particolare alla selezione degli autori, alla ricerca di testi adatti ad un pubblico ampio per una vasta divulgazione e al “packaging” delle idee in una elegante veste editoriale corredata da immagini originali. Diffondere buone idee con stile: questo il nostro focus. — Cristina Florio — Edizioni Sanpino
TIZIANA BONOMO Nata a Torino, ha lavorato a lungo nel marketing e nella comunicazione di grandi aziende internazionali. Negli ultimi anni ha fondato ArtPhotò con cui promuove e sperimenta progetti legati alla fotografia di documentazione e impegno sociale. Autrice del libro Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico (Jaca Book, 2021).

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MODA PANDEMICA Mostra fotografica di Marta Scavone

date » 13-03-2023

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Innovare, creare, costruire pensando che il linguaggio della fotografia riesca ad esprimere i pensieri, le idee dell’autore. Ecco cosa è riuscito a Marta Scavone una giovane artista che sin dall'infanzia ha sempre avuto una personalità creativa ed eccentrica, una sensibilità molto marcata. Una giovane ragazza con idee decisamente chiare, intraprendere una carriera artistica. L’impegno è notevole e il risultato di “Moda Pandemica” lo dimostra proprio attraverso la fotografia: il suo mezzo espressivo. La macchina fotografica come strumento di immaginazione, di creazione.
Un progetto nato durante i mesi drammatici del Coronavirus: il mondo come immobile, che trattiene il respiro, la sicurezza del quotidiano e delle sue abitudini, ridere amare divertirsi scoprire sperare che si spezza nell’attesa, nel dubbio senza speranza. Fotografare il dolore e il silenzio sembra l’unico scenario possibile. Marta si interroga appena scoppia la pandemia, guarda questo mondo rovesciato: qual è ora il concetto di ciò che è sostenibile, come si trasforma il comportamento di noi spavaldi consumatori di mode, come usare la fotografia non solo per documentare ma anche come terapia... Ad esempio ha ancora senso fare scatti di moda, uno dei grandi palcoscenici della fotografia? Così matura questo progetto, apparentemente stonato, provocatorio, paradossale. nasce grazie ad un articolato lavoro di razionalità e creatività che oppone al dramma il grido di una normalità da ritrovare per sentirsi di nuovo vivi. Marta ama avere certezze, elementi consistenti sui quali ritagliare il suo estro e realizzare i suoi scatti. La tragedia così si capovolge nel suo contrario, un modo per ricomporre e lasciarsi dietro il ricordo di mesi terribili. Il risultato è fresco, giocoso, gradevole ma nello stesso volutamente uno choc. richiama scopertamente nell’estetica un sapore retrò degli anni ’50, perché Marta si autoritrae con i vestiti da lei creati sulla base di ciò che nei mesi ‘’impossibili’’ era diventato normalità, materiali, oggetti, strumenti che aiutavano a sentirsi sicuri, immuni, protetti. Marta realizza e fotografa un abito elegante, frivolo, divertente ma con che cosa? Con i guanti! nel marzo del 2020 l’articolo che ha fatto registrare la maggiore crescita delle vendite: il 300%. I consumatori ricercavano prodotti in grado di aumentare il livello delle difese immunitarie. I guanti che formano un gonnellino che riprende quello leggendario di Joséphine Baker, i guanti che avvolgono il seno, che fanno la cresta e oltre ad indossarli sulle mani fuoriescono anche dalle scarpe. Con la stessa ironia Marta gioca con le boccette dell’alcool e le bustine dei disinfettanti in una posa da equilibrista come a mantenere le distanze dagli altri. Nella seconda settimana di marzo dell’anno maledetto il consumo di alcool e disinfettanti cresce del 240%. Arriva ad inventare un abito nuziale con uno degli articoli che ha registrato un raddoppio negli acquisti: la carta igienica! E quanto è fantasioso tutto quel bianco: un vero abito alla Vivienne Westwood! Una cintura di rotoli di carta igienica che morbidamente decorano l’estivo abitino bianco ricamato con i merletti. E una pettinatura assolutamente vintage con i rotoli di carta vuoti che sembrano bigodini pop. Il tocco del ventaglio e dei guanti e quell’aria ingenuamente seducente rendono l’immagine un piccolo capolavoro di raffinata estetica.I fondali mutano di colore quando ad esempio deve esibire gli “insettorepellenti” che a maggio, sempre del 2020, erano saliti in vetta alle classifiche di vendita del 230%! Un’accurata messa in scena sull’abito sganciante del giallo insetticida con gli zampironi effetto grandi bottoni che decorano anche la pettinatura verso l’alto come il movimento del fumo che si attorciglia in su quando fuoriesce dal marchingegno. Marta è sempre attenta a mettersi in posa, a fissare se stessa con cura e ricercatezza. Pose eleganti che solamente chi ha fatto esperienza nella danza riesce a creare con tanta semplicità. L’influenza di artiste da Claude Cahun a Cindy Sherman – che hanno utilizzato il proprio corpo per interpretare attraverso mascheramenti identità o stereotipi diversi – è evidente seppur con una originalità che pongono Marta all’inizio di un lungo sorprendente percorso che sarà tutto da seguire.
Tiziana Bonomo

MOSTRA FOTOGRAFICA
Titolo Moda Pandemica
Fotografie Marta Scavone
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione Eikon di Gianni Oliva in collaborazione con ArtPhotò
Dove Studio Gianni Oliva, piazza Statuto 13, Torino
Inaugurazione martedì 21 marzo 2023 dalle ore 18.00 alle ore 21.00
Durata 21marzo – 18aprile 2023 Su appuntamento
Per informazioni tel.: 348 8605091 - marta.scavone98@gmail.com

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LA LUNGA NOTTE DI SARAJEVO Mostra fotografica di Paolo Siccardi

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Aspettando Godot
Legare Sarajevo a ''Aspettando Godot'' di Samuel Beckett: sì, la fotografia deve a Susan Sontag questa spontanea associazione come suo contributo a Sarajevo, alla città simbolo della guerra e come citazione all’interno del suo libro Il Dolore degli Altri. Le immagini di Paolo Siccardi rendono terribilmente vera quell’attesa. Godot un testo teatrale nato dalla mente di uno dei più grandi avanguardisti scrittori del ‘900, una tragicommedia costruita da un intellettuale intorno alla condizione dell’attesa – surreale, meta reale – che diventa a Sarajevo straziante e dolorosa realtà.
L’attesa si trasforma nell’attesa con la A maiuscola, dove la musica di Vedran Smailović, unico sopravvissuto del quartetto d’archi della città, ha continuato a farsi sentire per mesi “perché la gente mi diceva che se avessi smesso di suonare Sarajevo sarebbe caduta”. Testimoniando scelse la rabbia e il dolore attraverso le note dolenti dell’Adagio di Albinoni.
Il desiderio di vita a Sarajevo è un desiderio che si manifesta con la musica, con il teatro per recuperare un surreale senso di normalità che Paolo Siccardi è riuscito a cogliere in una sorprendente immagine di Vedran Smailović in smoking con l’archetto sul suo strumento in mezzo a delle rotaie. Paolo Siccardi, da sempre impegnato come photoreporter, ha documentato ciò che non deve essere dimenticato, ciò che non si dovrebbe più fare. Le immagini invocano di ricordare, di guardare e ricordare, di osservare ogni dettaglio e non dimenticare, di percepire la sofferenza e ricordare, ricordare, ricordare.
Tiziana Bonomo

MOSTRA FOTOGRAFICA
Titolo La Lunga Notte di Sarajevo. 5 aprile1992 – 29 febbraio1996
Fotografie Paolo Siccardi
Curatela Tiziana Bonomo
Organizzazione e supervisione Michele Ruggiero, presidente de La Porta di Vetro
Dove Museo Storico Nazionale d’Artiglieria nel Mastio della Cittadella
Inaugurazione giovedì 9 febbraio 2023 dalle ore 17.30 alle ore 21.00[/b]
Durata dal 10 febbraio fino al 19 marzo 2023 - lunedì-domenica dalle ore 09.00 alle ore 19.00. Ingresso Gratuito
Per informazioni infomuseoart@gmail.com – tel.: 011 56 033 124 – laportadivetro@gmail.com
In allegato comunicato stampa, cartella immagini con dida

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Comunicato_stampa_Sarajevo_26gen2023.docx (0.57 MB) Allegato_Cartella_Foto__Paolo_Siccardi_per_mostra_Sarajevo_26gen2023.zip (3.07 MB)

REALPOLITIK.GIORNALISMO MILITANTE E FOTOGRAFIA SATIRICA PhotoVogue Milano Dialogo con Luca Santese e Domenico Quirico

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Il tema del linguaggio, per Tiziana Bonomo di ArtPhotò, continua ad essere sempre attuale al punto da indagare quest’anno, attraverso gli scatti di Luca Santese e Marco P. Valli di Cesura con Realpolitik, quello della satira politica.
Gli artisti Santese e Valli non fotografano secondo i dettami canonici gli eventi che hanno come protagonisti gli uomini politici, svelano invece un altro linguaggio che richiede muove forme di analisi e discussione. Per la serie di “intrecciare parole e immagini” questa sesta edizione è uno scambio tra interpreti della comunicazione che utilizzano media diversi: Santese e Valli la fotografia, Quirico la scrittura del giornalista.
Luca Santese e Marco P. Valli sovvertono i canoni alla base delle immagini diffuse online dagli attuali politici e che la classe politica della cosiddetta “Terza Repubblica” si è auto attribuita, principalmente attraverso l'uso meticoloso dei social media. L'opera Realpolitik sovverte l'ordine della comunicazione e dell'informazione e pone la domanda inquietante di quale sia la comunicazione fornita dai media e dai politici. Entrambi i fotografi appartengono al collettivo fotografico Cesura determinati a vivere con il linguaggio della fotografia.
Domenico Quirico, firma autorevole del quotidiano La Stampa, con la sua narrazione pone costantemente domande su quale sia il linguaggio che meglio aiuta a comunicare senza retorica e con una visione la più ampia possibile. Autori fortemente caratterizzati da una identità precisa e unica che sanno vedere e interpretare sganciandosi dalle maglie del “politicamente corretto”.

DIALOGO
Tiziana Bonomo – ArtPhotò dialoga con Luca Santese, Marco P. Valli – Cesura e Domenico Quirico – La Stampa
Il talk di ArtPhotò di quest'anno, Realpolitik Giornalismo militante e fotografia satirica, è all’interno del programma del Festival di PhotoVogue, dal vivo, nello spazio fisico di Base Milano e registrato e trasmesso in streaming sulla piattaforma PhotoVogue (nei giorni successivi).
DATA E LUOGO
18 Novembre 2022 ore 19, BASE Milano, Via Bergognone 34
INFORMAZIONI
ArtPhotò: info@artphotobonomo.it / +39 335 7815 940
COMUNICATO

CITTÀ FERITE Torino-Rivoli anni '70

date » 08-02-2023 00:51

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Dal 7 al 30 ottobre 2022 il Museo Casa del Conte Verde della Città di Rivoli ospita la mostra storico/culturale CITTA’ FERITE Torino – Rivoli anni ‘70.

La Mostra è organizzata dall’Associazione “La porta di vetro”, dall'Università della Terza Età di Rivoli, dall'Amministrazione comunale e alcuni partner, tra i quali la Regione Piemonte. E’ costituita da un lungo percorso di studio e di ricerca storica sulla memoria degli “anni di piombo” che hanno visto il territorio torinese subire attacchi cruenti che provocarono morti e feriti. Si articola attraverso pannelli espositivi suddivisi in quattro sezioni che ripercorrono il periodo storico ed i suoi tragici avvenimenti.Le immagini appartengono agli archivi dei quotidiani La Stampa e La Gazzetta del Popolo, i testi sono curati dallo storico Michele Ruggiero. La curatela è di Tiziana Bonomo. Due in particolare gli eventi considerati: l'aggressione delle Brigate Rosse al dottor Enrico Boffa, per 12 anni Presidente dell'UNITRE di Rivoli, il 21 ottobre 1975 e l'assalto alla Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino nel dicembre 1979.
L’aggressione al dottor Enrico Boffa, Presidente dell’Università della Terza Età di Rivoli dal 2000 al 2012, laurea in giurisprudenza in diritto processuale civile, “specializzato” in controversie sul lavoro, fu uno dei primi ferimenti pianificati dalle Brigate Rosse su dirigenti. Un fatto collegato alla sua attività di Direttore del personale della Singer di Leinì. In mostra articoli di giornale e fotografie che docu-mentano il fatto di cui fu vittima.
L’attentato alla SAA è stato uno tra i tanti che ha contrassegnato quel periodo consegnato alla cronaca prima e alla storia poi come “Anni di piombo”. La mostra ripercorre con le immagini il clima in cui si viveva a Torino. Quattro le sezioni: l’Assedio, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate Rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli Attentati, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persone, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il Dolore affinché la memoria ci restituisca il sacrificio per aver conservato il senso della convivenza civile e con essa il valore della resistenza alla violenza; l’Attacco alla Scuola di Amministrazione Aziendale in cui furono ferite gravemente dieci persone. Tra di loro anche il rivolese Vittorio Musso.

Titolo Città Ferite Torino Rivoli anni'70
Fotografie Immagini su gentile concessione dell’Archivio Storico della Città di Torino (fondo Gazzetta del Popolo) e dell’Archivio La Stampa
Curatela Tiziana Bonomo
Dove Casa del Conte Verde Via F.lli Piol 8, Rivoli (TO)
Mostra realizzata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Rivoli
Quando 11 marzo ore 11 CONFERENZA STAMPA ore 18-20 INAUGURAZIONE
Per informazioni laportadivetro@gmail.com – info@artphotobonomo.it (+39 335 7815940)
Orari: da martedì a venerdì 16 – 19; sabato e domenica 10-13/16–19; lunedì chiuso
Info: Casa del Conte Verde: www.comune.rivoli.to.it - Tel. 011 956 30 20 e-mail: casaconteverde@libero.it
Ingresso libero



A POLLONE IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE

date » 26-04-2022 10:07

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Serata evento Mercoledì 27 aprile 2022, alle ore 21,00, nell'aula multimediale delle con la presentazione del libro "Il fascino dell'imperfezione.Dialoghi con Domenico Quirico" a cura di Tiziana Bonomo, edito da Jaca Book, e letture di alcune pagine da parte di Daniela Vittino.
L'autrice insieme a Domenico Quirico saranno presenti.
L'appuntamento è ben inserito nel programma culturale che il Comune, la Biblioteca Benedetto Croce e la Proloco, vanno sviluppando a beneficio del territorio per una ripresa significativa dell'attività per lungo tempo interrotta a causa della pandemia.

Dove Pollone (Biella) ex Scuole Elementari di Pollone
Quando 27 aprile 2022 ore 21
Per informazioni info@artphotobonomo.it (+39 335 7815940)

TORINO FERITA 11dicembre1979. Mostra fotografica

date » 09-03-2022 17:39

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Con la mostra fotografica “Torino Ferita 11dicembre 1979” si conclude il percorso sulla memoria degli “Anni di piombo” che l’associazione La Porta di Vetro ha intrapreso con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte l’11 dicembre 2019. In quella giornata a palazzo Lascaris, un convegno ricordò, a quarant’anni esatti dall’avvenimento, uno dei più gravi episodi terroristici che subì Torino: l’assalto alla Scuola d’Amministrazione Aziendale da parte del gruppo terroristico di Prima Linea. Fu un’azione cruenta che provocò il ferimento di dieci persone, cinque docenti e altrettanti studenti. La data dell’inaugurazione della mostra, che si giova anche dell’apporto dell’Associazione Amici Biblioteca Universitaria Torino, non è casuale: l’11 marzo è il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo voluto dal Parlamento europeo. L’attentato alla SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale) dell’11 dicembre 1979 è stato uno tra i tanti che ha contrassegnato quel drammatico periodo per il nostro Paese, periodo documentato dai tanti fotografi che lavoravano per i quotidiani cittadini. Le immagini, infatti, sono state recuperate dagli archivi sia del quotidiano La Stampa sia di quello della Gazzetta del Popolo acquisito dall’Archivio Storico della Città di Torino. La mostra, a cura di Tiziana Bonomo, riporta alla memoria attraverso trenta istantanee il clima – oppressivo e ossessivo per la sequenza ripetuta e l’intensità di attentati – in cui si viveva a Torino. Quattro le sezioni in cui si articola la mostra: l’Assedio, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli Attentati, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persone, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il Dolore affinché la memoria ci restituisca il sacrificio per aver conservato il senso della convivenza civile e con essa il valore della resistenza alla violenza e per concludere con l’Attacco alla Scuola di Amministrazione Aziendale in cui furono ferite gravemente dieci persone.

Titolo Torino Ferita 11dicembre1979
Fotografie Immagini su gentile concessione dell’Archivio Storico della Città di Torino (fondo Gazzetta del Popolo) e dell’Archivio La Stampa
Dove Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino Piazza Carlo Alberto 3, Torino
Quando 11 marzo ore 11 CONFERENZA STAMPA ore 18-20 INAUGURAZIONE
Per informazioni laportadivetro@gmail.com – info@artphotobonomo.it (+39 335 7815940)

Partecipano
alla conferenza stampa
Daniele Valle Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e delegato al Comitato
Resistenza e Costituzione
Michele Ruggiero presidente di La Porta di Vetro
Giampaolo Giuliano del direttivo di AIVITER (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo)
Carlo Majorino Amministratore Unico della SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale)
Paolo Turin vittima dell’attentato alla SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale)
Tiziana Bonomo di ArtPhotò come curatore
a presentare l’inaugurazione il giornalista Paolo Volpato alla presenza di
Giovanna Pentenero Assessore a Lavoro e attività produttive del Comune di Torino
Ilaria Gritti Assessore Circoscrizione 1 del Comune di Torino
e naturalmente Michele Ruggiero, Giampaolo Giuliano, Paolo Turin, Tiziana Bonomo



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CS_Torino_Ferita_Def_2mar2022.docx (4.22 MB) Foto_per_cs_Torino_Ferita.zip (51.83 MB)

FUORILUOGO ASTI presentazione libro

date » 21-01-2022 11:09

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Sabato 22 gennaio alle ore 17.30 Fuoriluogo Asti propone la presentazione del primo libro di Tiziana Bonomo, edito da Jaca Book, dal titolo “Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico.”. Con la partecipazione dell'autrice, di Domenico Quirico modera Davide Ruffinengo.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni, un unico intenso dialogo con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano la sua odissea nel mondo contemporaneo: scrittura, guerra, migrazione, Storia, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Attraverso i documenti, le fotografie e soprattutto le parole vive raccolte dall'autrice, Il fascino dell'imperfezione cerca di svelare la percezione originale di un narratore del nostro tempo, restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent'anni. Il tentativo di rimanere con l'uomo Quirico in quell'affascinante zona di imperfezione, erranza, incompiutezza che sembra innervare il nostro mondo.

FuoriLuogo ad Asti è “una casa della cultura”, dove scrittori, musicisti, giornalisti e creativi di ogni genere possano incontrarsi e confrontarsi. Un incubatore di storie, raccontate, ascoltate e vissute. Storie che affondano le loro radici nella letteratura…”.

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COMUNICATO_IL_FASCINO_DELL_IMPERFEZIONE_1.pdf (457.7 KB)

STRAPPI. TRA VIOLENZA E INDIFFERENZA
Mostra fotografica collettiva



Una mostra collettiva di fotografi che inaugura il programma del Centenario dell'Associazione Nazionale degli Artiglieri d'Italia (A.N.Art.I.)grazie al supporto della Regione Piemonte.
Le fotografie sono il frutto di una ricerca e di una selezione fatta da progetti di reportage molto estesi, lavori a medio-lungo termine in luoghi e situazioni diverse: dal Sud America al Medio Oriente, dal Messico al Myanmar, dal Congo allo Yemen. Estado de Guerrero – il racconto visivo eseguito da Alfredo Bosco tra il 2018 e il 2019 a Guerrero in Messico – denuncia come la violenza, causata dal narcotraffico, trasforma villaggi, città, persone, bambini. Il lavoro di Karl Mancini, sui femminicidi in America Latina, denuncia quanto le donne siano vittime di violenze inimmaginabili. Lo sguardo della ventinovenne Chloe Sharrock, con la sua personale sensibilità per i diritti delle donne, si è concentrato in questi ultimi tre anni, su Raqqa e sul campo di prigionia di Al-Hawl nel nord della Siria. Ogni progetto esposto rappresenta simbolicamente una delle cause che scatenano la violenza: traffico di droga, integralismo, corruzione, maschilismo, potere. Il noto fotografo Ivo Saglietti, da oltre un decennio segue puntualmente, a Potočari, la cerimonia di restituzione e riconoscimento delle vittime del genocidio di Srebrenica e ci mostra cosa significa convivere con le conseguenze di un genocidio L’esodo di popolazioni perseguitate continua ad essere simile a quello documentato da Derek Hudson durante la fuga degli hutu dai tutsi e nei suoi drammatici bianchi e neri ci fa capire cosa sono costrette a vivere queste persone. L’integralismo rischia di annientare la bellezza di un popolo e di un paese come quello yemenita, così magnificamente raccontato da Mattia Velati. Laura Secci ci svela la sua esperienza in Afghanistan all’interno della missione ISAF (International Security Assistance Force). Un’altra giovane reporter Francesca Tosarelli, oggi diventata video maker ha deciso di riprendere – nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo – le donne, stanche di subire violenza, che combattono all’interno di gruppi ribelli. La resistenza dei giovani, considerati ribelli, che lottano per la libertà in Myanmar è una silente denuncia che Fabio Polese è riuscito a documentare come reporter italiano.

Titolo STRAPPI. Tra violenza e indifferenza
Quando dal 27 novembre 2021 al 16 gennaio 2022
Fotografi Alfredo Bosco, Chloe Sharrock, Derek Hudson, Fabio Polese, Francesca Tosarelli, Ivo Saglietti, Karl Mancini, Laura Secci, Mattia Velati
Dove Museo Storico Nazionale d'Artiglieria nel Mastio della Cittadella, Corso Galileo Ferraris 0, Torino
Patrocinio Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino



Video Strappi


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CARTELLA_STAMPA_DEF_DIC_2021.zip (12.58 MB) Strappi_per_sito_dic.jpg (0.75 MB)

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IL FASCINO DELL'IMPERFEZIONE. Letture di Luigi Lo Cascio

date » 09-12-2021

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Il fascino dell'imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico
A volte è difficile trovare le parole per ringraziare chi ti ascolta, chi condivide con te pensieri, progetti e decide di mettersi al tuo fianco. Un grazie di cuore a Luigi Lo Cascio, attore di rara sensibilità , che leggerà alcuni brani del libro "Il fascino dell'imperfezione.Dialoghi con Domenico Quirico" – edito da Jaca Book – a Il Circolo dei lettori, giovedì 9 dicembre alle ore 18.30. Naturalmente un grazie di cuore a Domenico Quirico e alla casa editrice Jaca Book.
Un viaggio in un uomo che ha molto viaggiato. Cinque conversazioni. 'Il fascino dell’imperfezione” è un lungo, intenso dialogo con il giornalista Domenico Quirico a partire dai temi che caratterizzano il suo esteso e sofferto viaggio di testimone: scrittura, guerra, migrazione, prigionia, dolore, paesaggio, fede. Oltre ai dialoghi con Quirico l'autrice ha inserito un ricco apparato di note, con i testi integrali di alcuni suoi articoli, incontri, lectio magistralis e interviste televisive citati nei dialoghi e che sono parte della lunga documentazione raccolta in questi ultimi tre anni. Saranno parte di questi testi che l'attore Luigi Lo Cascio leggerà durante la presentazione. L’insieme di questi materiali svela la percezione originale di un narratore del mondo contemporaneo restituendo inoltre uno scorcio, vissuto in drammatica presa diretta, sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent’anni nel mondo dei poveri, dei vinti, degli umiliati e offesi. Un attore come Luigi Lo Cascio può dare forza, segnare con ancora più convinzione il linguaggio di Quirico come fertile terreno di ricerca di verità, di commozione, di laica cristianità.
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